Un intrigante mistero circonda la scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta nel 1983, e uno dei dettagli più sconcertanti riguarda una telefonata ricevuta dalla famiglia. Poco dopo il suo rapimento, un uomo noto come l’Amerikano ha contattato i genitori di Emanuela, affermando di avere indizi fondamentali sulla ragazza. Egli ha rivelato un’informazione riservata e personale, dichiarando: “A tua ragazza piace un ragazzo di nome Alberto che adesso fa il militare”. Questa affermazione ha sollevato interrogativi sulle sue conoscenze e sul suo ruolo nella vicenda.
28 agosto 2024 | 13.47
LETTURA: 2 minuti
Il contesto della scomparsa di Emanuela Orlandi
Il 22 giugno 1983, Emanuela Orlandi scomparve misteriosamente. Secondo quanto ribadito dal settimanale ‘Giallo’, l’Amerikano ha telefonato a casa Orlandi, rivelando dettagli su Emanuela. Informazioni che solo un numero molto ristretto di persone poteva conoscere indicavano il suo interesse per un ragazzo di nome Alberto, suo compagno di musica, che a quel tempo prestava servizio militare a Orvieto.
Dettagli sulla telefonata dell’Amerikano
La telefonata ha suscitato grande attenzione poiché l’Amerikano sembrava avere una conoscenza approfondita sulla vita di Emanuela. L’indizio fornito ha creato nuovi interrogativi, in quanto ha rivelato una connessione intima tra la ragazza e Alberto, il quale, al momento della scomparsa, stava effettivamente svolgendo il servizio militare a Orvieto, ma era in licenza a Roma la sera del rapimento.
Alberto e la sua alibi
Alberto, dopo essere stato interrogato dai carabinieri il 20 luglio, ha confermato la sua presenza a Roma alla data della scomparsa. Egli era partito da Orvieto alle 17.30 e si trovava a Ostia dai genitori. Successivamente, era stato ricoverato all’ospedale militare Celio, dove era rimasto due notti. La madre di Emanuela aveva anche confermato che la figlia parlava di Alberto, ma rimaneva una ragazza riservata.
Il difficile interrogativo sull’Amerikano
Molti si chiedono se l’Amerikano fosse a conoscenza dell’alibi di Alberto e se la sua telefonata fosse una strategia per deviare i sospetti su di lui. Resta il mistero su chi fosse realmente l’Amerikano e come avesse ottenuto tali informazioni dettagliate.