Carcere per Neomelodici e Inchini ai Boss: La Nuova Legge che Scuote l’Italia

È stata proposta una nuova legge dall’Alleanza Verdi Sinistra, la quale mira a introdurre un importante reato nel codice penale italiano. Questo provvedimento, avanzato dal deputato Francesco Emilio Borrelli, ha come obiettivo la lotta contro l’apologia della criminalità organizzata e mafiosa.

Secondo questa proposta legislativa, chiunque esprima in pubblico ammirazione per le gesta di mafiosi potrà affrontare pene fino a tre anni di detenzione. Questa norma si rivolge in particolare ai cantanti neomelodici, che nei loro testi glorificano la malavita e i personaggi a essa connessi, mentre allo stesso tempo denigrano chi combatte la criminalità, come nel caso dei pentiti.

In aggiunta, il provvedimento prevede sanzioni per coloro che organizzano “inchini” durante le processioni religiose di fronte alle abitazioni di boss mafiosi o creano murales che richiamano alla criminalità organizzata, fenomeno tristemente diffuso a Napoli.

introduzione della nuova fattispecie di reato

La proposta legislativa prevede di aggiungere un articolo al codice penale, specificamente l’articolo 414-ter, intitolato ‘Apologia della criminalità organizzata e della criminalità mafiosa’. Le disposizioni contenute nel testo stabiliscono che:

  • Chi inneggia a figure legate alla criminalità attraverso spettacoli, testi o social media sarà punito con la reclusione fino a tre anni.
  • La stessa pena si applicherà a chi promuove o finanzia opere che esaltano la criminalità.
  • I media responsabili della diffuzione di tali contenuti rischiano sanzioni amministrative da 5.000 a 10.000 euro.

blocco delle giustificazioni

È specificato che non potranno essere utilizzate giustificazioni di natura artistica, storica o culturale per attenuare la responsabilità per questi atti.

presenza di murales e messaggi subliminali

Il deputato Borrelli ha sottolineato che i murales dedicati a criminali sono divenuti uno dei mezzi più utilizzati per propagandare la cultura mafiosa. Nonostante le azioni intraprese per rimuovere tali opere, il problema sembra persistere, specialmente per quanto riguarda l’assenza di sanzioni per i realizzatori degli stessi.

Un altro fenomeno allarmante evidenziato è il cosiddetto “Denaro Messina Style”, legato alla moda di indossare abbigliamenti simili a quelli del boss Matteo Messina Denaro al momento del suo arresto, trend rilanciato attraverso i social media da alcuni commercianti.