Trasformazione Shock: Il Famoso Attore Perde 40kg a Causa di una Malattia Incurabile

la testimonianza di oliviero toscani sull’amiloidosi

Oliviero Toscani, celebre fotografo italiano noto per il suo stile audace e le campagne pubblicitarie iconiche, condivide la sua esperienza con l’amiloidosi, una malattia grave e incurabile. Da più di un anno, Toscani affronta questa sfida che ha modificato in profondità la sua vita, sia fisicamente che spiritualmente.

la trasformazione fisica e interiore

In un’intervista al Corriere della Sera, Toscani ha descritto onestamente il suo percorso e l’impatto della malattia sul suo aspetto fisico e sulla routine quotidiana. Ha dichiarato:

“Ho perso 40 chili. Si muore. Ma non ho paura della morte, basta che non faccia male”

Questa affermazione evidenzia la sua accettazione della situazione. Sebbene stia seguendo trattamenti sperimentali, Toscani nota come la malattia abbia influenzato anche i suoi sensi, cambiando la sua percezione del gusto, in particolare del vino.

la nuova visione della vita

La sua vita, precedentemente caratterizzata da energia e produttività, ha subito una brusca interruzione. Toscani, in un altro passaggio, ha affermato:

“Fino al giorno prima di essere così, lavoravo come se avessi 30 anni. Poi una mattina mi sono svegliato e all’improvviso ne avevo 80. Voglia di fotografare? No. Mi sono liberato di tutto. È questa la bellezza”.

Durante l’intervista, il fotografo ha anche riflettuto sulla percezione del tempo rimasto, esprimendo il desiderio di mantenere un certo controllo nonostante le difficoltà.

desideri e prospettive future

Toscani ha delineato tre desideri finali che meritano attenzione, i quali rivelano il suo desiderio di giustizia sociale, oltre a riflessioni personali:

“Eliminare l’ingiustizia, che vuol dire le differenze sociali ed economiche. Eliminare la violenza. Eliminare tutto ciò che è tossico”.

Questi desideri mostrano come anche di fronte alla malattia, Toscani mantenga un’analisi critica sui problemi globali.

una vita autentica e senza rimpianti

Emblematica della sua personalità è la dichiarazione finale riguardo alla sua vita, dove sottolinea la libertà delle sue azioni. Conclude il suo racconto dicendo:

“Mi pento delle cose che non ho fatto, non di quelle che ho fatto. Potrei farmi incatenare, ma non perderei il senso di libertà. Ora sono come incatenato, ma sono libero di pensare come penso e di agire come penso dovrei”.