Numerosi studi evidenziano il legame tra inquinamento acustico urbano e salute. Recenti ricerche effettuate in contesti europei hanno portato alla luce i potenziali rischi legati al rumore ambientale, in particolare per quanto riguarda il cuore. L’analisi dei dati ha messo in luce come l’esposizione al caos delle metropoli non si limiti a creare disturbo, ma possa avere conseguenze ben più gravi.
Il rumore urbano rappresenta un fattore di rischio per la salute cardiaca e potrebbe contribuire all’insorgenza di eventi cardiovascolari critici. Presentati al Congresso della European Society of Cardiology ESC 2024, due distinti studi hanno fornito prove inconfutabili sugli effetti nocivi del rumore.
La ricerca tedesca ha evidenziato come il traffico, i lavori pubblici e altri rumori caratteristici delle aree urbane possano incorrere a un aumento del rischio di infarto cardiaco, specialmente nei giovani con pochi fattori di rischio tradizionali. Il secondo studio francese, invece, ha analizzato i pazienti che avevano già sperimentato un infarto, rivelando una correlazione forte tra il rumore notturno e la prognosi negativa a un anno dall’episodio.
Cuore e rumore: le evidenze scientifiche
La ricerca tedesca, denominata ‘Decibel-Mi’, ha esaminato 430 pazienti di età inferiore ai 50 anni ricoverati per infarto miocardico acuto. I risultati hanno dimostrato che questi pazienti avevano un’esposizione acustica significativamente più alta rispetto alla media della popolazione generale. È stato suggerito che l’inclusione del fattore rumore nelle valutazioni potrebbe migliorare la previsione dei rischi cardiaci.
Lo studio francese, ‘Envi-Mi’, ha raccolto dati su 864 pazienti sopravvissuti a un infarto, scoprendo che il 19% di loro ha subito eventi cardiovascolari avversi entro un anno. Una correlazione del 25% tra l’aumento del rumore notturno e il rischio di complicazioni è stata osservata, dimostrando che il rumore ambientale ha un impatto significativo sulla salute.
Secondo i ricercatori, analisi più ampie potrebbero confermare queste intuizioni e contribuire a sviluppare strategie di prevenzione per le popolazioni a rischio, come l’implementazione di barriere antirumore.