Tragico Incidente: Addio al Giovanissimo Alessandro Lacerenza, 24 Anni

Incidente mortale tra un’auto e una moto

Un tragico incidente ha colpito la comunità italiana, portando via un giovane promettente. Il chef di 24 anni, Alessandro Lacerenza, ha perso la vita a causa di uno scontro avvenuto lungo la strada provinciale 52, che collega Peschici e Vieste, situata nel Gargano. Originario di Orta Nova, Lacerenza lavorava presso il ristorante Camavitè di Peschici, guadagnandosi in poco tempo la fiducia e l’affetto di colleghi e clienti.

Dinamica dell’incidente

Le indagini sulla dinamica del sinistro sono ancora in corso. Le prime ricostruzioni indicano che il giovane era in moto, insieme alla sua fidanzata, quando ha avuto un impatto con una Peugeot 208. Alessandro è deceduto sul colpo, mentre la ragazza, in condizioni gravi, è stata trasportata d’urgenza in elisoccorso presso l’ospedale. Anche il conducente dell’auto ha riportato ferite, sebbene meno severe.

Un giovane di valore nella comunità

Lacerenza era ben conosciuto a Peschici per la sua disponibilità e generosità. Un amico, Dennys, giovane pasticcere, lo ricorda con affetto:

“Era un ragazzo dal cuore d’oro. Se rimanevi a piedi di notte per un guasto alla tua auto, sapevi di poter contare su Alessandro. In pochi minuti ti veniva a soccorrere ovunque fossi. Aveva una generosità d’animo immensa.”

Passione per la cucina

La dedizione di Alessandro per la cucina lo ha spinto a iscriversi all’istituto alberghiero Enrico Mattei di Vieste, dove ha affinato le sue competenze culinarie e creato amicizie di lunga data. Solo poche ore prima del tragico incidente, aveva avuto un incontro con Dennys, durante il quale avevano discusso di intraprendere un’escursione in moto, documentandola con il nuovo smartphone di Dennys.

La reazione della comunità

L’annuncio della sua prematura scomparsa ha profondamente scosso Peschici. Molti amici e conoscenti hanno espressamente voluto commemorarlo attraverso messaggi di cordoglio e affetto sui social network. Alessandro Lacerenza rappresentava una promessa luminosa nel panorama gastronomico italiano, la cui perdita lascia un vuoto incolmabile.