Telegram: L’arresto di Durov scatena preoccupazioni globali sulla libertà di espressione sul web

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Il recente arresto di Pavel Durov, fondatore e CEO di Telegram, da parte delle autorità francesi ha suscitato reazioni contrastanti a livello globale. Tra coloro che si sono opposti a questa decisione figura Elon Musk, noto per il suo ruolo nell’ex social network Twitter, ora chiamato X. Musk ha posto l’accento sulla crescente repressione della libertà di espressione, sostenendo che si tratta di un problema che va affrontato con urgenza.

Reazioni alla repressione globale

In un post condiviso su X, Musk ha evidenziato diversi episodi di repressione della libertà di espressione in vari paesi, elencando situazioni allarmanti come:

  • Regno Unito: arresti di massa per meme
  • Francia: arresto di Pavel Durov
  • Irlanda: tentativi di vietare meme considerati ‘cattivi’
  • Brasile: pressioni su X per lasciare il paese
  • Australia: censura di post su X
  • Unione Europea: tentativi di ricatto nei confronti di Musk
  • Stati Uniti: incarcerazioni legate ai meme
  • Venezuela: blocco completo di X da parte di Maduro

Appello alla lotta per la libertà di parola

Musk continua a fare un appello alla difesa della libertà di parola a livello globale, affermando che è giunto il momento di combattere contro quelle forze che vogliono fermare questo diritto fondamentale. Nel suo intervento, ha anche fatto riferimento a Donald Trump, considerato un sostenitore della libertà di espressione, inviando messaggi di sostegno nei confronti del politico statunitense.

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