Telegram: Elon Musk difende Pavel Durov contro la censura europea dei meme

Il boss di X: “Dopo Telegram tocca a noi? Al 100%”

25 agosto 2024 | 10.59

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Elon Musk interviene sui recenti eventi riguardanti Telegram. Il fondatore di X si è espresso in merito all’arresto di Pavel Durov, il leader di Telegram, avvenuto a Parigi. Durov è accusato di aver creato uno strumento senza moderazione, utilizzato per attività illegali come traffico di droga e frodi. Questo evento ha attirato l’attenzione di Musk, il quale ha condiviso le sue opinioni attraverso diversi post sul suo social network.

Musk ha sottolineato che «in Europa si rischia la giustizia per il semplice “like” a un meme». X si trova attualmente sotto esame da parte dell’Unione Europea e del commissario Thierry Breton per il suo impegno nella lotta all’odio online e alla disinformazione. Il fondatore di X spesso cita il tema della libertà di espressione e, in questo contesto, l’arresto di Durov alimenta ulteriormente il dibattito.

Secondo Musk, il leader di Telegram potrebbe affrontare una pena di «20 anni» di reclusione. Egli ha descritto i tempi attuali come “pericolosi” e ha aderito al sostegno per l’hashtag #FreePavel, ironizzando contemporaneamente sulla posizione della Francia riguardo ai diritti civili: «Liberté. Liberté! Liberté?». Inoltre, ha risposto con un deciso «100%» a chi ha suggerito che, dopo Telegram, potrebbe essere la volta di X. Musk ha anche menzionato il secondo emendamento negli Stati Uniti, evidenziando la sua importanza per tutelare il primo emendamento, che garantisce la libertà di parola.