Elezioni Liguria: Renzi scuote il centrosinistra, coalizione in cerca di accordo

Bonelli ha contestato la posizione di Renzi rispetto al supporto di Italia Viva per la Giunta Bucci, evidenziando le contraddizioni che sorgono all’interno della coalizione.

Matteo Renzi - (Fotogramma)
Matteo Renzi – (Fotogramma)

23 agosto 2024 | 07.40

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la posizione di italia viva e le regionali

In Liguria, Emilia Romagna e Umbria, Italia Viva sosterrà i candidati della coalizione di centrosinistra. Matteo Renzi ha confermato questa decisione, chiudendo così uno dei temi più dibattuti dell’estate, soprattutto in vista delle elezioni regionali in programma per l’autunno.

il candidato governatore in liguria

Nonostante la chiusura da parte di Renzi, il campo elettorale ligure rimane incerto riguardo al candidato governatore. Tra i nomi di spicco figurano figure del Partito Democratico, come Andrea Orlando.

le polemiche con bonelli

Angelo Bonelli, leader dei Verdi, ha espresso un’opinione critica riguardo al supporto di Renzi per Bucci, affermando che non è possibile essere contro il totismo in Liguria e sostenere il suo esponente a Genova. Secondo Bonelli, Bucci rappresenta l’apice del”totismo”.

Renzi ha commentato: “Abbiamo fatto accordi in base alle città, ma ora non possiamo più sostenerci con il centrodestra in altre aree”. Ha poi sollecitato il centrosinistra ligure a chiarire le proprie posizioni sui punti programmatici cruciali, come la questione della Gronda a Genova.

Bonelli ha replicato, mettendo in luce che la questione non è se la Gronda sia necessaria, ma il modello di sviluppo che ha danneggiato la Liguria, tipico del “totismo”.

la situazione della coalizione

La situazione politica in Liguria si complica ulteriormente con le dichiarazioni di Carlo Calenda, che ha parlato di confusione riguardo a un’intesa per il dopo Toti. Anche nel Movimento 5 Stelle emergono novità, con la candidatura di Luca Pirondini che sta guadagnando attenzione.

Roberto Traversi, coordinatore del Movimento in Liguria, ha affermato: “Non è un diktat da parte nostra. Vogliamo una discussione aperta”. Proseguono le consultazioni tra gli ‘sherpa’ dei vari partiti, specialmente tra Pd e M5s, per affrontare le sfide future.

È possibile che sarà necessario un incontro tra i leader a Roma nei prossimi giorni per finalizzare l’accordo e chiudere l’intesa entro settembre.