Recenti dichiarazioni da parte di Atac hanno chiarito alcune discrepanze emerse riguardo alle politiche di retrtribuzione legate alla presenza in servizio. Tali chiarimenti si rendono necessari dopo articoli di stampa che avevano interpretato erroneamente certe misure adottate dall’azienda.
Atac ha smentito categoricamente l’intenzione di premiare chi non si presenta al lavoro. Anziché incentivare l’assenteismo, l’azienda intende implementare misure che riducano significativamente i tassi di assenza, migliorando al tempo stesso la produttività.
Politiche retributive e presenza in servizio
Secondo quanto dichiarato, una porzione della retribuzione del secondo livello contrattuale sarà collegata alla presenza in servizio “alla guida”. L’azienda specifica che per accedere a questa quota retributiva, il personale operativo di condotta deve assicurare adeguati livelli di presenza.
Chiarimenti sulle retribuzioni
Si evidenzia che nel settore dei trasporti, le aziende basano la loro redditività sui volumi di produzione. Ciò implica che coloro che non rispettano le attese di presenza non accederanno alla retribuzione aggiuntiva, mentre chi garantisce la propria presenza ne beneficerà.
Strategie di miglioramento della produttività
Atac sta attuando misure per garantire un aumento della produttività complessiva, tenendo conto delle specificità locali e delle variabilità nei servizi, che possono influenzare la disponibilità e l’offerta. Tali misure sono necessarie per rimanere competitivi nel settore, considerando anche la stagionalità e i flussi turistici.