Il naufragio del veliero Bayesian ha lasciato un segno profondo nella vita dei superstiti, tra cui spicca la testimonianza di Charlotte Golunski. Quest’ultima ha affrontato il dramma insieme alla figlia di un anno, esprimendo esperienze toccanti e complesse legate alla tragedia avvenuta nelle acque di Porticello, a Palermo.
la tragedia del naufragio del Bayesian
Il naufragio del Bayesian ha avuto luogo recentemente in seguito all’improvviso arrivo di una tromba d’aria di notevole intensità. Questo evento atmosferico ha determinato il crollo dell’albero maestro dell’imbarcazione, con conseguenze catastrofiche che hanno portato all’affondamento nel giro di pochi minuti.
La prontezza di alcuni pescatori ha permesso a molti passeggeri di mettersi in salvo. Inoltre, l’equipaggio ha effettuato rapidamente il gonfiaggio del gommone di emergenza, facilitando così la fuga dei presenti. In seguito, l’arrivo del Sir Robert, una barca olandese, ha garantito la messa in salvo dei superstiti, i quali erano stati invitati da Mike Lynch per una vacanza organizzata.
il racconto di charlotte golunski
Charlotte Golunski, 35 anni, è una delle poche fortunate a essere riuscita a scampare alla tragedia del Bayesian, portando in salvo anche la figlia, Sophie, di appena un anno. Il marito, James, ha condiviso con lei l’esperienza, riuscendo entrambi a evitare le conseguenze più gravi della situazione.
Nonostante le difficoltà, il rapporto madre-figlia sembra essersi mantenuto saldo. Charlotte ha riferito che, pur vivendo momenti di grande paura, la bambina ha ricevuto assistenza medica e ha potuto riposare tranquillamente. La donna ha descrito quali siano stati i momenti più critici, ricordando di aver temporaneamente perso di vista la figlia. In quel frangente, ha mantenuto la calma e l’ha sollevata sopra la superficie dell’acqua, fino all’arrivo del gommone di salvataggio che ha consentito la loro evacuazione.