Disordini nel carcere di Torino: una situazione caotica
Una violenta rissa tra detenuti è sfociata in una violenta protesta nel carcere di Torino, causando gravi disordini in diversi reparti. Durante l’incidente, sei agenti della polizia penitenziaria hanno riportato ferite, di cui due hanno dovuto affrontare anche un’intossicazione. Tutti i feriti sono stati successivamente trasportati in ospedale per ricevere cure adeguate.
Dettagli dei disordini
La situazione di crisi si è sviluppata nel primo pomeriggio, quando i detenuti hanno iniziato a dar fuoco ai materassi e a distruggere parti dell’arredamento. La rivolta ha preso piede inaspettatamente, portando gli stessi detenuti a opporsi al rientro nelle celle. Per ostacolare l’intervento delle forze dell’ordine, alcuni di loro hanno cosparso il pavimento con olio.
I disordini sono perdurati per diverse ore, creando un panorama di grave instabilità all’interno dell’istituto penale. Solo nella notte, grazie all’arrivo di 120 agenti di polizia penitenziaria, è stato possibile ripristinare l’ordine. Aldo Di Giacomo, segretario generale di Spp, ha confermato all’Adnkronos che la situazione è stata finalmente messa sotto controllo.
Impatto e conseguenze
Questi eventi mettono in evidenza le difficili condizioni di gestione all’interno delle carceri italiane, dove la tensione tra detenuti e personale di sicurezza è frequentemente alla ribalta. L’episodio représente non solo un problema di ordine pubblico, ma anche una questione di diritto umano per i detenuti, chiedendo una riflessione più profonda su come migliorare la situazione carceraria nel paese.
Persone coinvolte nei disordini
- Aldo Di Giacomo – Segretario generale di Spp
- Sei agenti della polizia penitenziaria
- 120 agenti di polizia penitenziaria intervenuti