Colloqui tra Stati Uniti e Venezuela
La situazione politica in Venezuela è attualmente al centro di negoziati che potrebbero segnare un cambiamento significativo. Gli sviluppi recenti indicano che gli Stati Uniti stanno cercando di convincere il presidente venezuelano, Nicolás Maduro, a lasciare il potere in cambio di un’amnistia. Il ‘Wall Street Journal’ ha riportato che ci sarebbero testimonianze concrete riguardanti la sconfitta elettorale di Maduro nel mese precedente.
Proposte di amnistia
Secondo fonti citate, l’amministrazione Biden sta esplorando la possibilità di offrire una grazia a Maduro e ai suoi principali collaboratori, attualmente indagati dal Dipartimento di Giustizia statunitense. Si sostiene che gli Stati Uniti abbiano fatto “tutto il possibile” per indurre Maduro a lasciare il Paese prima della scadenza del mandato prevista per gennaio. Un’altra informazione rivelata è la volontà da parte degli Stati Uniti di garantire che i leader del regime non vengano perseguiti.
Reazioni e impatto sull’opposizione
I colloqui sono interpretati come un segnale di speranza per l’opposizione venezuelana. Quest’ultima ha documentato risultati elettorali che dimostrerebbero la vittoria del suo candidato, l’ex diplomatico Edmundo González, alle elezioni del 28 luglio. Nonostante questi segnali positivi per l’opposizione, Maduro ha intensificato le sue repressioni, imprigionando migliaia di dissidenti e delegando alla sua Corte Suprema la risoluzione della crisi elettorale.
Occasioni passate e attuale postura di Maduro
In passato, durante colloqui segreti avvenuti a Doha nel 2023, era stata avanzata un’offerta di amnistia a Maduro, ma il presidente aveva rifiutato di considerare qualsiasi accordo che implicasse la sua uscita dal potere. Una fonte interna ha dichiarato che, al momento, la posizione di Maduro rimane invariata.
Personaggi coinvolti
- Nicolás Maduro
- Edmundo González
- Amministrazione Biden
- Dipartimento di Giustizia statunitense
- Corte Suprema del Venezuela