Il clima di tensione in Libia ha portato a significative ripercussioni sia sul piano sociale che politico. Recenti eventi hanno evidenziato l’instabilità della regione, in particolare a Tripoli, dove gli scontri hanno risultato in un bilancio di vite umane e hanno costretto le istituzioni a prendere decisioni drastiche.
Chiusura dell’Università di Tripoli
Fonti locali riportano che l’Università di Tripoli ha sospeso tutte le attività accademiche, comprese lezioni ed esami, fino a nuovo avviso, a causa dell’instabilità che caratterizza il Paese. Ashraf Shah, ex consulente dell’Alto consiglio di stato libico, ha dichiarato che vi è una “battaglia silenziosa” volta a minare l’autorità del primo ministro del governo di unità nazionale, Abdul Hamid Dbeibah. Shah ha evidenziato come la fazione che supporta il governo di Tripoli abbia avuto temporaneamente la meglio in questo contesto di conflitto.
Situazione nel sud-ovest libico e il petrolio
L’avanzata di Haftar nel sud-ovest della Libia è considerata un’importante prova per gli interessi europei relativi ai giacimenti petroliferi della zona. Karim Mezran, esperto dell’Atlantic Council e dell’Ispi, ha commentato che il movimento recente delle forze dell’Esercito nazionale libico verso il sud ha riflesso una strategia già osservata nel 2019. Mezran ha espresso delle perplessità riguardo alla stabilità della situazione attuale, sottolineando che la posizione di Dbeibah appare ora più precaria nel panorama internazionale.
Personaggi coinvolti
- Abdul Hamid Dbeibah – Primo ministro del governo di unità nazionale
- Ashraf Shah – Ex consigliere dell’Alto consiglio di stato libico
- Karim Mezran – Analista dell’Atlantic Council e dell’Ispi