Famoso attore svela la lotta contro una terribile malattia e il prezioso aiuto della madre

“`html

La vita di Michele Placido: tra sfide e passioni

Michele Placido, noto attore e regista italiano, ha recentemente condiviso dettagli intimi e sorprendenti della sua vita in un’intervista al Corriere della Sera. All’età di 78 anni, continua a stupire sia nella sua carriera artistica che nella vita personale. Dall’amore per la sua seconda moglie, Federica Vincenti, che è 38 anni più giovane, alla sua venerazione per Luigi Pirandello, Placido offre uno sguardo approfondito su un’esistenza ricca di emozioni e connessioni significative.

La depressione e la cura materna

Nel corso dell’intervista, Placido ha rivelato di aver affrontato la depressione per gran parte della sua vita, trovando conforto nel cibo e nell’affetto materno. La figura della madre ha svolto un ruolo cruciale nel suo percorso di guarigione, attraverso i momenti di condivisione durante i pranzi domenicali.

“Ne ho sempre sofferto. Come l’ho curata? Andando il sabato e la domenica in analisi a casa di mia madre. Preparava la pasta al forno e le polpette, e tiravamo fuori tutto, ogni confessione. Da quei pranzi uscivo ripulito”.

L’impatto di Pirandello

La passione per Pirandello ha influenzato profondamente la carriera di Placido. L’attore ha identificato nel legame tra lo scrittore e la sua musa, Marta Abba, una similitudine con la propria vita. Questo parallelo evidenzia l’importanza che Pirandello ha avuto sulla sua formazione artistica.

“Tra Pirandello e Marta Abba c’erano 33 anni di differenza, praticamente come tra Francesca e me. È l’autore che più mi ha segnato”.

Un cammino costellato di difficoltà

La carriera teatrale di Michele Placido è stata caratterizzata non solo da successi, ma anche da sfide. In gioventù, non potendo permettersi studi di recitazione, intraprese la carriera nella polizia, dove la disciplina militare non riuscì a soffocare la sua passione per la recitazione. Anzi, la biblioteca della caserma si rivelò un rifugio improvviso, ricco di testi che alimentavano il suo sogno da attore.

“Divoravo testi nella biblioteca della caserma. Le mie letture erano viste con sospetto. Mi sorpresero con in mano “Paese Sera”, quotidiano di sinistra, me lo sequestrarono e mi diedero cinque giorni di prigione. In biblioteca provavo a memorizzare “L’uomo dal fiore in bocca” quando dalla porta socchiusa, nel fondo della sala, un alto grado di polizia concluse il mio monologo. “Allora vuoi fare l’attore”, esclamò».

Un progetto futuro: il film su Pirandello

Oggi, con un percorso artistico ben definito, Michele Placido sogna di realizzare un film dedicato a Pirandello. Questo progetto è per lui di fondamentale importanza, in quanto rappresenta un legame profondo con l’illustre scrittore siciliano.

Personalità coinvolte

  • Michele Placido
  • Federica Vincenti
  • Luigi Pirandello
  • Matteo Collura

“`