Le polemiche relative alla 10 km di fondo si intensificano dopo la competizione che ha avuto luogo nella Senna durante le Olimpiadi di Parigi.
09 agosto 2024 | 11.31
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La competizione di nuoto si conclude con la gara maschile della 10 km, ma le controversie sul campo di gara continuano a essere al centro dell’attenzione. Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri, rispettivamente quarto e nono classificato, esprimono le loro opinioni in merito.
Acerenza offre la sua prospettiva: “Se tornerei a nuotare nella Senna? No… lo rifarei per un’altra Olimpiade. Molti ci hanno avvisato di non tuffarci. È come chiedere a qualcuno di non andare a lavorare. È un bellissimo campo di gara, una delle esperienze più belle che ho avuto, ma ora si spera di stare bene; altrimenti qualcuno dovrà assumersi la responsabilità”.
Paltrinieri, dal suo canto, dichiara: “Nuotare nella Senna è una follia? No, se i valori sono accettabili. Il fiume risultava inagibile quasi sempre, eccetto nei giorni di gara, una situazione piuttosto strana. Noi non avevamo idea di cosa aspettarci; non abbiamo voluto provare l’acqua in anticipo, non sono certo che questo abbia influito sul risultato. Forse la location non si adattava alle mie caratteristiche”.
“Un tuffo basta e avanza”
Durante la competizione, Ginevra Taddeucci, che ha conquistato il bronzo nella 10 km di fondo, ha commentato le acque del fiume. “Un altro tuffo nella Senna? No, uno basta e avanza”, afferma, sottolineando che “siamo state tutelate dal punto di vista medico. Abbiamo ricevuto cure preventive con farmaci prima e dopo la gara, il che dovrebbe garantirci una certa protezione. Ritornerei a tuffarmi? No, sinceramente no, una volta basta e avanza. Fortunatamente sto bene; osserviamo ora un periodo di incubazione di due o tre giorni, ma con le giuste precauzioni, dovrei essere in salute”.
- Domenico Acerenza
- Gregorio Paltrinieri
- Ginevra Taddeucci