Le recenti azioni militari in Ucraina hanno suscitato reazioni significative a livello internazionale, modificando il panorama del conflitto. L’uscita delle forze ucraine oltre il confine nella regione di Kursk segna un cambiamento strategico importante, portando attenzione sulle dichiarazioni del presidente ucraino e sulle principali evoluzioni sul campo di battaglia.
Il messaggio di Zelensky: “Ora la guerra in Russia”
Nel contesto del conflitto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rilasciato dichiarazioni significative, affermando: “La Russia ha portato la guerra nella nostra terra, ora deve sentire quello che ha fatto”. Questo messaggio, pubblicato tramite un video su Telegram, evidenzia il sentimento di difesa del paese e la determinazione dei suoi soldati. Zelensky ha espressamente ringraziato i militari per la loro dedizione e il loro contributo nella salvaguardia delle posizioni ucraine.
Inoltre, il presidente ha celebrato l’arrivo dei primi caccia F-16, ribadendo l’importanza di tali supporti per il potenziamento dell’apparato difensivo ucraino. Ha sottolineato come l’Ucraina avesse richiesto ai partner internazionali di chiudere i cieli o fornire aerei fin dall’inizio dell’invasione russa.
L’attacco a Kursk: obiettivi e strategie
Le operazioni ucraine nell’oblast di Kursk stanno attirando l’attenzione globale. Secondo il ministero della Difesa russo, circa 1000 soldati ucraini sarebbero penetrati nella regione, con un bilancio di almeno 300 vittime. Anche se Mosca cerca di minimizzare l’impatto delle azioni ucraine, i rapporti sul campo suggeriscono una realtà complessa, con l’analisi del think tank ISW che indica il controllo di undici località da parte delle forze ucraine.
I droni vengono utilizzati in modo massiccio per garantire il dominio aereo e, secondo fonti internazionali, l’Ucraina sta richiedendo l’autorizzazione per l’uso di missili a lungo raggio Atacms nell’operazione. Gli analisti notano anche come le unità russe stiano faticando a contenere queste incursioni, con un’apparente riduzione della resistenza da parte di forze conscritte e del battaglione ceceno Akhmat.
Il portavoce della presidenza ucraina, Mykhailo Podolyak, ha messo in evidenza l’importanza delle incursioni sul territorio russo per influenzare i futuri negoziati. Ha espresso l’idea che le perdite russe avranno un impatto sulla percezione della guerra, suggerendo che il timore di un’escalation potrebbero indurre Mosca a rivedere le proprie posizioni.
Podolyak ha rimarcato come le operazioni ucraine possano costringere la Russia a riconsiderare le proprie strategie, spingendo per un riposizionamento delle truppe e dei mezzi, al fine di affrontare la crescente minaccia ucraina che si sta espandendo anche oltre confine.