Stress da Ferie: 6 Italiani su 10 Temono di Chiederle

Sondaggio realizzato da The Adecco Group sull’emergere del Vacation Shaming

Una donna al lavoro
Una donna – (123Rf)

05 agosto 2024 | 14.57

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Per diversi impiegati italiani, il mese di agosto rappresenta un momento di relax e svago, ideale per staccare dal lavoro. Per alcuni, però, ottenere l’approvazione delle ferie si rivela un’operazione complessa. Secondo il sondaggio di The Adecco Group, il 58% degli intervistati ha sperimentato almeno una volta il Vacation Shaming: questa situazione colpisce in particolare Millennials e GenZ, che temono conseguenze lavorative e conflitti con i colleghi o i superiori al momento della richiesta di giorni di vacanza.

Che cos’è il Vacation Shaming

Tra le principali motivazioni, emerge un eccessivo ‘carico di lavoro’ indicato dal 28% degli intervistati. Si aggiungono il timore di un giudizio negativo dal proprio responsabile, che frena il 17%, e il 13% che rinuncia a chiedere ferie per il senso di colpa verso i colleghi.

“Il timore e i sensi di colpa nel contesto lavorativo sono, purtroppo, esperienze comuni tra le nuove generazioni. È fondamentale indirizzare la creazione di ambienti di lavoro che favoriscano il dialogo e promuovere modelli di business sostenibili come priorità indiscutibile per il mercato del lavoro attuale e futuro,” afferma un rappresentante di The Adecco Group Italia.

Dallo studio Global Workforce of the Future realizzato nel 2023, si evince che oltre un terzo dei lavoratori italiani ha vissuto stress eccessivo legato al lavoro, principalmente per un carico di lavoro sproporzionato eccessive responsabilità.

Per contrastare questo fenomeno e salvaguardare la salute mentale, i lavoratori indicano tra le priorità il rispetto delle ferie nel 18% dei casi, seguito da riconoscimento degli obiettivi personali e di team nel 34%, realismo nelle aspettative lavorative per il 20% e senso di appartenenza per il 19%. Tutti questi aspetti ricadono prevalentemente sui manager e leader aziendali, ritenuti responsabili della salvaguardia del benessere dei lavoratori dal 48% dei rispondenti. Il 27% attribuisce invece la responsabilità a ciascun individuo, mentre il 14% ritiene che debba intervenire il Governo e il 9% si fida dei sindacati.