Crisi in Medio Oriente: Gli Usa Rafforzano la Difesa di Israele con Navi da Guerra e Jet

La situazione in Medio Oriente sta subendo un ulteriore inasprimento in seguito all’uccisione di Ismail Haniyeh, leader di Hamas, un evento che l’Iran attribuisce a Israele. Le conseguenze di tale omicidio hanno spinto Washington a prepararsi a una possibile reazione da parte di Teheran e dei suoi alleati.

03 agosto 2024 | 08.06

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L’esercito degli Stati Uniti ha annunciato il dispiegamento di ulteriori aerei da combattimento e navi da guerra nella regione, come reazione alle crescenti tensioni seguite all’assassinio di Haniyeh. Il Pentagono ha confermato che l’Iran, insieme ai suoi alleati regionali, ha minacciato vendetta contro Israele.

Il presidente statunitense Joe Biden ha enfatizzato, in una comunicazione con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, l’importanza della sicurezza di Israele, ma ha invitato a evitare l’innalzamento della tensione e ha richiesto un impegno per raggiungere un accordo sugli ostaggi e un cessate il fuoco a Gaza.

Mezzi schierati

Il segretario della Difesa Lloyd Austin ha indicato il trasferimento del gruppo d’attacco della USS Abraham Lincoln al posto della USS Theodore Roosevelt, attualmente attiva nel Golfo di Oman, secondo quanto dichiarato dalla vice portavoce del Pentagono Sabrina Singh. Questo intervento include anche l’invio di cacciatorpediniere e incrociatori capaci di affrontare missili balistici.

Il recente schieramento di forze è uno dei più significativi dall’inizio del conflitto in Gaza, evidenziando la determinazione degli Stati Uniti a fermare possibili escalation di violenza.

I timori internazionali

Le sequenze di omicidi di Haniyeh e del comandante di Hezbollah Fuad Shukr a Beirut hanno sollevato preoccupazioni tra i diplomatici internazionali, che stanno cercando di prevenire il dilagarsi di un conflitto regionale. Questo clima di incertezza ha portato diverse compagnie aeree di fama, tra cui Ita, Lufthansa, Delta e Air India, a cancellare i voli diretti a Tel Aviv e Beirut.

In questo contesto, la Francia ha esortato i propri cittadini a lasciare l’Iran, mentre Cipro ha preparato strategie mirate a garantire un’evacuazione su vasta scala nel caso di un’escalation del conflitto.