Il report della Commissione Lancet mette in evidenza nuovi fattori di rischio legati alla demenza, come la perdita della vista e il colesterolo LDL elevato. Questi elementi sono cruciali per prevenire e ritardare l’insorgenza della demenza, una condizione sempre più preoccupante a causa dell’invecchiamento della popolazione. Gli esperti stimano che il numero totale di persone affette nel mondo possa raggiungere 153 milioni entro il 2050, un incremento significativo rispetto ai 57 milioni del 2019.
fattori di rischio associati
Il rapporto della Commissione ha introdotto due fattori di rischio aggiuntivi che contribuiscono al 9% dei casi di demenza. Questi si sommano ai 12 fattori di rischio già riconosciuti nel 2020, che includono:
- bassi livelli di istruzione
- problemi di udito
- pressione alta
- fumo
- obesità
- depressione
- inattività fisica
- diabete
- consumo eccessivo di alcol
- trauma cranico
- inquinamento atmosferico
- isolamento sociale
Durante la presentazione del rapporto alla Conferenza Internazionale dell’Alzheimer’s Association (Aaic 2024), è emerso che i problemi di udito e il colesterolo elevato sono tra i fattori di rischio più critici.
raccomandazioni per la prevenzione
Il documento comprende 13 raccomandazioni destinate sia ai singoli cittadini sia alle istituzioni, finalizzate a ridurre il rischio di demenza. Le principali indicazioni comprendono:
- prevenzione e cura della perdita dell’udito e della vista
- attività cognitiva attiva lungo l’arco della vita
- protezione della testa negli sport di contatto
- riduzione dei fattori di rischio vascolare (colesterolo alto, diabete, obesità, pressione alta)
- miglioramento della qualità dell’aria
- creazione di ambienti sociali favorevoli
Implementando queste strategie a livello di popolazione, si stima che solo in Inghilterra si potrebbero ottenere risparmi significativi, pari a circa 4 miliardi di sterline. I costi globali associati alla demenza raggiungono oltre 1 trilione di dollari ogni anno.