E’ il 60esimo sito italiano
27 luglio 2024 | 14.16
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La Via Appia è stata inserita nel Patrimonio mondiale dell’umanità. L’iscrizione nella lista Unesco è stata confermata oggi durante la 46esima sessione del Comitato del Patrimonio mondiale, riunito a Nuova Delhi. La ‘Via Appia. Regina Viarum’ diventa così il 60esimo sito italiano riconosciuto dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. Questo rappresenta la prima candidatura promossa direttamente dal Ministero della Cultura, il quale ha coordinato tutte le fasi del processo e ha preparato tutta la documentazione necessaria per la richiesta di iscrizione nella Lista del Patrimonio mondiale.
“Esprimo tutto il mio orgoglio e soddisfazione per questo grande risultato. L’Unesco ha riconosciuto l’eccezionale valore universale di un’opera ingegneristica che per secoli ha svolto un ruolo cruciale negli scambi commerciali, sociali e culturali con il Mediterraneo e l’Oriente. Congratulazioni a tutte le istituzioni e comunità che hanno collaborato con il Ministero della Cultura per raggiungere questo ambito traguardo. È un riconoscimento del nostro patrimonio storico e della nostra identità, che può generare una valorizzazione capace di apportare benefici economici ai territori coinvolti”, ha dichiarato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
“È un grande successo per il Ministero della Cultura – ha commentato il sottosegretario alla Cultura con delega all’Unesco, Gianmarco Mazzi – ma soprattutto per i milioni di italiani che abitano nei territori della Via Appia, simbolo universale della nostra storia. Si aggiunge al significativo riconoscimento ottenuto meno di un anno fa dalla lirica italiana, e sono contento che ciò coincida con il mio mandato”. Secondo una nota del Ministero della Cultura, il risultato è stato il frutto di un’ampia collaborazione che ha coinvolto numerose istituzioni:
- 4 Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia)
- 13 Città metropolitane e Province
- 74 Comuni
- 14 Parchi
- 25 Università
- numerose rappresentanze delle comunità territoriali
- Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
- Pontificia Commissione di Archeologia Sacra della Santa Sede