Ostaggi in Israele: Vertice a Roma e Ultimatum di Netanyahu – Aggiornamenti e Novità

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Un importante summit è in programma a Roma, mirato a definire un accordo per il cessate il fuoco a Gaza e per il ritorno degli ostaggi israeliani. Questo incontro vedrà la partecipazione di figure chiave dell’intelligence mondiale.

Soldati israeliani - (Afp)
Soldati israeliani – (Afp)

27 luglio 2024 | 00.10

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Summit a Roma per il cessate il fuoco

Il vertice di domenica 28 luglio si propone di favorire la conclusione dell’accordo per il cessate il fuoco a Gaza, come riferito da Axios e Walla, che citano fonti israeliane e americane. Tra i partecipanti si annoverano:

  • Bill Burns, direttore della Cia
  • Dedi Barnea, capo del Mossad
  • Mohammed bin Abdel Rahman al-Thani, primo ministro del Qatar
  • Abbas Kamal, capo dell’intelligence egiziana

Incontro tra Netanyahu e Biden

Il nuovo round di negoziati si colloca in un momento cruciale, evidenziato anche dall’incontro tra Benjamin Netanyahu e Joe Biden. Durante questo incontro, Biden ha sottolineato l’importanza dell’accordo per la sua “legacy”, assicurando alle famiglie degli ostaggi che continuerà la pressione fino alla fine del suo mandato.

Le richieste severi di Netanyahu

Il colloquio ha aperto anche la discussione su nuove e più stringent richieste da parte di Netanyahu, tra cui:

  • Stabilire un meccanismo di monitoraggio delle armi e dei militanti lungo Gaza
  • Mantenere il controllo israeliano al confine tra Gaza e Egitto

Nonostante ciò, i negoziatori israeliani temono che tali richieste possano provocare una crisi nei negoziati.

Valutazioni sulla situazione attuale

Fonti vicine all’incontro indicano che a Roma si cercherà piuttosto di definire una strategia di avanzamento, senza aspettative di negoziazioni dettagliate. Le posizioni di Netanyahu sono viste come estremamente ferme, il che preoccupa seriamente le delegazioni coinvolte.

Secondo valutazioni, il premier israeliano ha alzato le aspettative prima del suo viaggio negli Stati Uniti, mentre le famiglie degli ostaggi restano deluse dalla mancanza di un impegno concreto per raggiungere un accordo di cessate il fuoco.

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