Un’operazione mirata ha portato alla luce gravi irregolarità nella gestione degli alimenti in alcuni ristoranti di Cortina d’Ampezzo. Il sequestro di 1,4 tonnellate di prodotti ittici e alimentari scaduti mette in evidenza problemi significativi legati alla tracciabilità e all’etichettatura.
26 luglio 2024 | 15.35
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I militari della Capitaneria di Venezia, sotto la supervisione del centro di controllo Area pesca del Veneto, hanno proceduto al sequestro di 1400 kg di prodotti ittici e alimentari, rivelatisi scaduti, privi di tracciabilità o etichettatura, all’interno di tre rinomati ristoranti.
I controlli condotti dagli operatori della Capitaneria, in collaborazione con il servizio di igiene degli alimenti dell’Azienda sanitaria Ulss 1 Dolomiti, hanno portato alla scoperta di branzini, ricciole, seppie, calamari, gamberi rossi, polpo e salmone, tutti prodotti conservati nei congelatori delle cucine di alto profilo.
Le irregolarità hanno portato alla constatazione che i prodotti erano privi delle informazioni minime di tracciabilità, necessarie per garantire la sicurezza alimentare, e presentavano date di scadenza già superate. A seguito di questa operazione sono state elevate 8 sanzioni amministrative, per un totale di 22.000 euro.