Dimissioni shock: Toti lascia la presidenza della Liguria e invoca nuove elezioni

A seguito di recenti eventi, l’assessore Giacomo Raul Giampedrone ha consegnato all’ufficio protocollo dell’Ente una lettera di dimissioni irrevocabili redatta dall’ex presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Questa decisione segna un cambiamento significativo per la gestione della regione.

Le dimissioni irrevocabili di Toti: “Lascio una regione in ordine”

Nella lettera, Toti ha dichiarato: “Dopo tre mesi di arresti domiciliari e la mia sospensione dall’incarico assegnato dai cittadini, ritengo sia giunto il momento di presentare le mie dimissioni”. Toti ha sottolineato la necessità di consentire ai cittadini di rinnovare il proprio consenso, affermando che è fondamentale per la politica ritrovare “quella forza e autorevolezza” per affrontare le sfide future.

In aggiunta, l’ex governatore ha espresso il proprio orgoglio nel lasciare una Regione in ordine, avendo atteso che il Consiglio approvasse le questioni di bilancio essenziali. Ha affermato la responsabilità dei partiti di mantenere i risultati precedentemente ottenuti e ha invitato i cittadini a esprimersi riguardo al futuro della Liguria.

Un passaggio significativo della lettera ha riguardato il ruolo dei tribunali, con l’ex presidente che ha auspicato la necessità di stabilire regole chiare per il rapporto tra giustizia e politica.

Nuove elezioni entro tre mesi

Toti ha annunciato la responsabilità di convocare nuove elezioni per il prossimo futuro. “Nei prossimi tre mesi i cittadini dovranno tornare alle urne per decidere sul proprio avvenire”. Questo annuncio arriva dopo un periodo critico legato a misure cautelari imposte dalla procura di Genova.

I domiciliari dal 7 maggio, le accuse

Dal 7 maggio, Toti si trova agli arresti domiciliari con accuse di corruzione e finanziamento illecito legato alle elezioni comunali del 2022. Secondo le indagini, un presunto accordo di circa 55mila euro avrebbe coinvolto pratiche promozionali non dichiarate, con implicazioni dirette sull’ex braccio destro Matteo Cozzani e un consigliere di Esselunga.

Lega: “Arresti per sovvertire voto”

In risposta agli eventi, la Lega ha dichiarato: “Assistiamo a un ulteriore tentativo di sovvertire la volontà popolare tramite inchieste e arresti”. Il partito si dice determinato a mantenere la propria posizione politica e ha espresso fiducia nei cittadini, convinti che essi riconfermeranno il centrodestra.