Svolta nel Caso di Clelia Ditano: La Verità sulla Morte della Giovane in Ascensore

Proseguono le indagini sulla drammatica scomparsa di Clelia Ditano. La giovane è caduta nel vano ascensore in una palazzina di Fasano, Brindisi, e le investigazioni puntano a chiarire le responsabilità. Gli indagati per la vicenda sono ora aumentati.

Le circostanze dell’incidente

Clelia Ditano è precipitata dal quarto piano di un edificio nelle prime ore tra il 7 e l’8 luglio. L’ascensore era fermo al primo piano e la giovane avrebbe fatto un passo nel vuoto quando le porte si sono aperte al suo piano, senza che l’ascensore fosse presente.

L’apertura dell’indagine

La Procura di Brindisi ha avviato un’indagine per omicidio colposo, interessando inizialmente solo l’amministratore del condominio. Recentemente, l’inchiesta ha coinvolto altri tre individui, portando il totale degli indagati a quattro persone.

Prossimi sviluppi nelle investigazioni

Con l’incarico per l’autopsia alle porte, sono stati emessi tre avvisi di garanzia aggiuntivi. Queste notifiche consentono di nominare i consulenti di parte, fondamentali per condurre le perizie necessarie a comprendere le dinamiche dell’incidente e le eventuali responsabilità per la manutenzione dell’ascensore.

Sequestro del vano ascensore

Il vano ascensore è stato sequestrato subito dopo la tragedia e rimane sotto il controllo delle autorità per permettere ulteriori esami tecnici.

Analisi tecniche e autopsia

Oltre all’autopsia, verranno effettuate analisi sul dispositivo telefonico di Clelia Ditano e una perizia dettagliata sull’ascensore. La salma di Clelia Ditano si trova attualmente presso un cimitero di Brindisi, dove sarà eseguita l’autopsia prima del nulla osta per i funerali.

Le accuse in corso

Gli indagati sono accusati di omicidio colposo. Le indagini si concentrano sulle potenziali negligenze nella manutenzione e revisione dell’ascensore che potrebbero aver causato l’incidente fatale.

Avvisi di garanzia:

  • Amministratore del condominio
  • Tre ulteriori individui non precedentemente indagati