Muore facendo ciò che amava: ecco dove e come è accaduto

È morto ieri, domenica 7 luglio, l’ingegnere di 47 anni Mauro Rosati: cosa è successo

È terminato in modo tragico quello che avrebbe dovuto essere un pacifico pomeriggio a contatto con la natura. Per l’ingegnere 47enne Mauro Rosati, impegnato in un’escursione nel pomeriggio di domenica 7 luglio, non c’è stato nulla da fare. Colpito da un malore improvviso e fatale, l’uomo non ha avuto scampo.

L’uomo si trovava sul monte Amaro nel piccolo Comune di Opi, in provincia di L’Aquila. Residente ad Atina, in provincia di Frosinone, Mauro Rosati era un ingegnere ambientale e un appassionato naturalista, profondamente innamorato della montagna.

il malore di mauro rosati durante l’escursione in montagna

Mauro Rosati stava trascorrendo un pomeriggio sereno in compagnia di amici e con il supporto di una guida alpina. Durante la scalata sul monte Amaro, l’uomo si è accasciato al suolo colpito da un malore, con alta probabilità un infarto.

La macchina dei soccorsi è stata immediatamente attivata e l’intervento sul posto è stato rapido. Purtroppo, i tentativi di rianimazione sono stati vani: i sanitari, giunti tramite elicottero, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della vittima.

La salma è stata successivamente trasferita all’obitorio e consegnata alla famiglia per i funerali.

I carabinieri della stazione locale stanno procedendo con gli accertamenti del caso e hanno inviato un’informativa alla Procura.

il cordoglio degli amici escursionisti e di chi gli voleva bene

La prematura scomparsa di Mauro Rosati ha lasciato un profondo dolore tra parenti, amici e tutti i compagni di escursioni che condividevano con lui la passione per la montagna.

Sulla pagina Facebook, è apparso un post carico di tristezza e cordoglio per la perdita dell’amico:

“Avremmo voluto vederti scendere sorridente da quella montagna, poi prenderci un momento per raccontarci dell’escursione e salutarci dandoci appuntamento alla prossima. Così però non è stato. Dio del cielo, Signore delle cime, un nostro amico hai chiesto alla montagna, ma ti preghiamo, su nel paradiso lascialo andare per le tue montagne. Santa Maria Signora della neve, copri col bianco soffice mantello, il nostro amico, il nostro fratello, su nel paradiso lascialo andare per le tue montagne. Ciao Mauro”.