Le indagini sulla tragica morte di Clelia Ditano continuano, con nuovi sviluppi che vedono indagato l’amministratore di condominio.
Clelia Ditano, una giovane di soli 25 anni, è deceduta pochi giorni fa a causa di una caduta nel vano ascensore della sua abitazione. Le investigazioni mirano a chiarire le circostanze esatte dell’incidente, con particolare attenzione alla responsabilità dell’amministratore del condominio.
L’amministratore è ora accusato di omicidio colposo.
nessuna pace per la morte di clelia ditano
Pochi giorni fa, Clelia Ditano, 25enne residente a Fasano, in via Piave, è deceduta a seguito di una caduta fatale nel vano ascensore durante le prime ore della notte. La giovane, rincasata per poi uscire nuovamente, ha chiamato l’ascensore e, aprendo la porta, non ha notato l’assenza della cabina, precipitando nel vuoto per circa dieci metri.
Le indagini si concentrano sul perché la porta dell’ascensore si sia aperta sebbene la cabina non fosse presente al piano. Fin dal primo momento, sono stati avviati approfonditi accertamenti tecnici per determinare le cause dell’incidente.
indagato l’amministratore di condominio
Tra i soggetti sotto esame figura ora l’amministratore del condominio dove risiedeva Clelia Ditano. La sospetta mancata manutenzione e il possibile mancato rispetto delle normative sull’ascensore potrebbero configurare un’ipotesi di omicidio colposo.
Numerosi accertamenti sono ancora in corso, compresi i risultati dell’autopsia, che sarà condotta dai medici legali Domenico Urso e Stefano Duma. Le indagini sono coordinate dal Pm Livia Orlando.
L’amministratore si è affidato alla difesa dell’avvocato Pasquale Di Natale, dopo aver ricevuto un avviso di garanzia. In mezzo a questa tragica situazione, un atto di generosità arriva dal 26enne Steven Perpanesi, che si è offerto di coprire parte delle spese funerarie di Clelia, profondamente toccato dalla vicenda, avendo egli stesso perso una sorella in giovane età.
