Il mondo del calcio italiano ha perso una figura iconica con la scomparsa di Comunardo Niccolai, leggendario difensore del Cagliari e della nazionale italiana, noto tanto per le sue abilità difensive quanto per la sua sfortunata tendenza agli autogol.
il talento e la sfortuna di comunardo niccolai
Comunardo Niccolai, nato a Uzzano nel dicembre del 1946, iniziò la sua carriera calcistica nelle giovanili del Montecatini. La svolta arrivò nella stagione 1963-1964, quando si trasferì per giocare con la Torres. L’anno successivo passò al Cagliari, squadra con cui costruì una carriera leggendaria culminata nella vittoria dello storico scudetto nella stagione 1969-1970. Nonostante le sue grandi capacità di stopper, Niccolai è famoso anche per i suoi numerosi autogol in Serie A, evento che lo ha reso tristemente celebre.
il percorso professionale
Con il Cagliari, Niccolai è diventato un vero simbolo, restando tra le fila del club sardo fino al 1976, eccetto una breve parentesi negli Stati Uniti con i Chicago Mustangs. Le sue prestazioni con i rossoblù gli valsero la convocazione nell’Italia ai Mondiali del 1970 in Messico, dove collezionò tre presenze. Quell’edizione si concluse con la sconfitta in finale per la Nazionale Italiana.
il triste ricordo degli autogol
Nonostante le eccellenti qualità difensive, Comunardo Niccolai rimane nella memoria collettiva anche per la sua inusuale frequenza di autogol, con ben sei segnati in Serie A. Alcuni di questi furono così clamorosi da farlo diventare il simbolo italiano dell’autorete, anche se in seguito questo primato fu superato da giocatori come Riccardo Ferri e Franco Baresi.
vita dopo il ritiro
Conclusa la carriera da calciatore con il Prato nel 1978, Niccolai rimase legato al mondo calcistico. Si dedicò all’allenamento delle giovanili e della squadra femminile della nazionale italiana e lavorò come osservatore per la stessa federazione.
la scomparsa
Comunardo Niccolai è scomparso nelle scorse ore all’ospedale di Pistoia, dove era stato ricoverato in seguito a un malore improvviso, che si è rivelato fatale. La sua morte ha suscitato un’ondata di commozione e numerosi messaggi di cordoglio hanno invaso il web per ricordare il grande campione.