Un tragico incendio ha devastato una famiglia a Milano, portando via le vite di tre persone in un evento drammatico che ha scosso la comunità locale. Le fiamme, partite dall’officina di un meccanico al piano terra, non hanno lasciato scampo ai genitori e al loro figlio.
l’incidente di gambara
Il 14 giugno scorso, in via Fra Galgario 8 a Gambara, Milano, tre membri della stessa famiglia hanno perso la vita in un devastante incendio. Le vittime sono Silvano Tollardo, Carolina De Luca e il loro figlio Antonio.
origine dell’incendio
Le fiamme si sono sviluppate in un’officina situata al piano terra del palazzo. L’incendio è stato causato da uno sversamento di carburante durante la riparazione di una Volkswagen Polo a benzina, provocando un rogo violento che ha consumato tutto il locale.
propagazione delle fiamme
Il fumo denso e nero generato dall’incendio si è rapidamente diffuso attraverso le scale del palazzo a causa del cosiddetto “effetto camino“. La rottura dei vetri di una finestra ha facilitato la propagazione delle fiamme fino al terzo piano, dove viveva la famiglia Tollardo-De Luca.
la tragica fine della famiglia tollardo-de luca
Silvano, Carolina e Antonio hanno tentato di sfuggire al rogo, ma i danni causati dall’incendio erano troppo estesi. Colpiti dal monossido di carbonio, hanno perso conoscenza in pochi istanti, senza possibilità di fuga.
intervento dei soccorsi e indagini
Le operazioni di soccorso, sebbene tempestive, sono state ostacolate dalla quantità di fumo presente. Purtroppo, non è stato possibile salvare la vita delle tre vittime. I Vigili del Fuoco, dopo aver domato l’incendio, hanno recuperato i corpi. Il figlio Antonio, di 34 anni, è stato il primo ad essere estratto. Quattro altre persone sono rimaste ferite.
Le autorità competenti hanno avviato un’indagine per determinare le responsabilità relative a disastro, incendio e omicidio colposo. Il Nucleo Investigativo Antincendi è tornato sul luogo per ulteriori rilievi, e la Procura di Milano ha disposto l’autopsia delle salme. Il proprietario dell’officina è stato sottoposto a un primo interrogatorio e le indagini proseguono per verificare l’efficacia dei dispositivi di sicurezza presenti.