Il tragico evento che ha coinvolto Anna Sviridenko ha profondamente turbato la comunità di San Felice sul Panaro e il Policlinico di Modena, dove Anna lavorava come radiologa. La donna, madre di due figli, è stata vittima di femminicidio per mano del marito, Andrea Paltrinieri, che ha trasportato il suo corpo nel bagagliaio della propria auto fino alla caserma dei carabinieri.
ricordi e commozione tra i colleghi
I colleghi del Policlinico di Modena ricordano Anna Sviridenko con grande affetto, descrivendola come una persona solare e sempre sorridente. Per lei, la serenità dei due figli rappresentava un valore fondamentale. In moltissimi sottolineano come fosse una delle migliori allieve della scuola di specializzazione in Radiologia.
“Era una delle migliori allieve della scuola di specializzazione”
Il direttore del dipartimento di Radiologia ricorda con dolore la perdita di una professionista eccellente.
lutto cittadino proclamato dal sindaco
le parole del sindaco di san felice sul panaro
Il sindaco ha deciso di esporre le bandiere a mezz’asta per due giorni in segno di lutto cittadino, onorando così la memoria di Anna. Ha poi ribadito l’importanza di sensibilizzare la cittadinanza riguardo la violenza domestica e il femminicidio, sostenendo con forza la necessità di prevenire tali tragedie.
una collega e amica ricorda anna
Anna Maria Pecchi, professoressa associata in Radiologia, ha raccontato di essere stata con Anna il sabato precedentemente all’omicidio, sottolineando il loro rapporto di amicizia oltre a quello lavorativo. Anna parlava spesso dei figli e delle loro preoccupazioni per il futuro, pur mantenendo il riserbo sui problemi familiari.
“Eravamo al centro senologico. Una mattinata impegnativa perché era sabato e abbiamo avuto casi difficili. Lei è stata accanto a me dall’inizio alla fine del turno”
supporto alla famiglia di anna e memoria della sua vita
La comunità di San Felice sul Panaro e il Policlinico di Modena esprimono la loro vicinanza alla famiglia di Anna, promettendo di onorarne la memoria e di trarre da questa tragedia la forza per impegnarsi maggiormente nella prevenzione della violenza domestica.
“Difficile esprimere lo sgomento, la rabbia e il dolore che proviamo tutti noi: questo ci spingerà a impegnarci ancora di più per lavorare sulla prevenzione”.