La tragica vicenda del neonato trovato senza vita tra gli scogli di Villa San Giovanni continua a sconvolgere l’opinione pubblica. Sono emersi nuovi dettagli che gettano luce su una storia intrisa di sofferenza e angoscia.
il ritrovamento e l’accusa di infanticidio
Il ritrovamento del corpo del neonato sugli scogli di Villa San Giovanni ha sollevato molteplici interrogativi. La madre, una tredicenne con disturbi psichici, ha dato alla luce il piccolo, che poi è stato abbandonato tra le onde del mare. Gli inquirenti hanno accertato che il neonato era vivo quando è stato gettato in mare, rendendo il caso ancora più straziante.
il ruolo della nonna
La nonna quarantenne del neonato, che ha esercitato il diritto di non rispondere durante l’udienza di convalida presieduta dal Gip Giovanna Sergi, è accusata di infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale. Gli inquirenti sostengono che la donna, subito dopo il parto della figlia minorenne, abbia riposto il neonato vivo in uno zainetto per poi abbandonarlo sugli scogli. Le telecamere di videosorveglianza della zona hanno confermato questo tragico atto.
le indagini in corso
Le indagini, avviate dopo una segnalazione riguardante lo stato di gravidanza della minore, sono condotte dalla squadra mobile e dai carabinieri, sotto la supervisione del procuratore aggiunto Walter Ignazitto e del PM Tommaso Pozzati. La Procura di Reggio Calabria, diretta da Giovanni Bombardieri, ha emesso un provvedimento di fermo per la nonna del neonato con l’accusa di infanticidio. Attualmente, le autorità stanno analizzando i filmati di videosorveglianza per ricostruire il percorso della donna prima dell’abbandono.
la decisione del giudice
Il giudice per le indagini preliminari dovrà decidere entro domani se convalidare il fermo della donna e se emettere un’ordinanza di custodia cautelare. Questo caso solleva gravi questioni legate alle condizioni sociali e tatali della famiglia coinvolta, aggiungendo un ulteriore livello di complessità alla già drammatica situazione.
Questa tragica storia ci auguriamo possa trovare una giusta conclusione e che le responsabilità vengano chiarite per rendere giustizia a una vita spezzata prematuramente.