È stata arrestata in Pakistan la madre di Saman Abbas dopo essere stata l’unica dei cinque indagati latitante. Nazia Shaheen, ricercata dal giorno della scomparsa della figlia 18enne, è stata rintracciata grazie alla collaborazione tra l’Interpol e le autorità pakistane.
condanna e situazione legale
Al termine del processo relativo al delitto di Saman Abbas, Nazia è stata condannata all’ergastolo insieme al marito Shabbar Abbas. Lo zio Danish, invece, ha ricevuto una pena di 14 anni di reclusione, mentre i due cugini sono stati assolti. Ora Nazia Shaheen dovrà affrontare un giudice a Islamabad per avviare l’iter di estradizione, che si prevede più rapido rispetto a quello del marito, già condannato in Italia.
rintracciamento e arresto
Le prime informazioni indicano che Nazia Shaheen sia stata catturata in un villaggio al confine con il Kashmir. L’Interpol e le forze di sicurezza pakistane hanno collaborato strettamente per rintracciare la donna, che ora dovrà rispondere alle autorità giudiziarie di Islamabad.
ruolo della madre secondo la corte
Secondo la Corte d’Assise di Reggio Emilia, la madre di Saman Abbas sarebbe l’esecutrice materiale del delitto. La donna avrebbe infatti ingannato la figlia, portandola a casa con la promessa di liberarla dalle costrizioni familiari, conducendola invece a una fine tragica.
il caso Saman Abbas
Saman Abbas scomparve a Novellara il 1° maggio 2021, e il suo corpo fu rinvenuto soltanto un anno e mezzo dopo, grazie alle indicazioni fornite dallo zio Danish. I suoi genitori avevano abbandonato l’Italia lo stesso giorno, rifugiandosi in Pakistan. Dopo alcuni mesi, le autorità rintracciarono e riportarono in Italia il padre Shabbar, che è stato poi condannato all’ergastolo. Nazia Shaheen era rimasta l’unica latitante, finché non è stata trovata e arrestata.