Un caso irrisolto da 40 anni trova finalmente una soluzione attraverso il progresso della scienza: il DNA ha permesso di fare luce su un mistero che ha angosciato una comunità per decenni.
Un mistero che dura da 40 anni: ossa umane rinvenute in autostrada
Nella Contea di Smith, Stati Uniti, degli operai impegnati in lavori stradali hanno effettuato una scoperta macabra lungo i margini di una autostrada nel lontano ottobre del 1985: si trattava di ossa umane. Inizialmente, le tecniche investigative dell’epoca non permisero di identificare la persona a cui appartenevano i resti. Si sospettava che fossero di Sindy Gina Crow, una giovane madre scomparsa un anno prima in quella stessa area. Nonostante l’identificazione parziale, il caso fu archiviato, lasciando irrisolte molte questioni e un detective, David Turner, deciso a risolvere il mistero.
La svolta nelle indagini grazie al test del DNA
Nel 2021, le indagini guadagnano una nuova speranza grazie al progetto DNA DOE, un’iniziativa no-profit che si occupa di analizzare DNA di casi irrisolti. L’impegno di Turner lo porta a collaborare con questa organizzazione per esaminare nuovamente i resti trovati. Grazie a tecnologie avanzate e all’analisi di genealogia genetica, si è potuto fare il confronto con il DNA della madre sospetta della vittima, confermando così l’identità dei resti come quelli della donna scomparsa.
La famiglia della donna è stata finalmente in grado di fare i conti con la tragica perdita dopo anni di dolorosa incertezza. La risoluzione di questo cold-case non solo ha portato pace a una famiglia, ma ha anche dimostrato l’efficacia dei nuovi metodi investigativi basati sulla scienza forense moderna.