La tragica scomparsa di Giovanni Beltrame, un giovane di soli 17 anni originario di Urbana, ha scosso la comunità a seguito di un malore inizialmente sembrato banale ma che ha portato a un esito fatale. Ricoverato per cause inizialmente attribuite a semplici episodi febbrili, seguiti da crisi epilettiche, l’aggravarsi improvviso delle sue condizioni rimane avvolto nel mistero.
la vicenda
i primi sintomi e il ricovero urgente
Giovanni
è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso di Schiavonia dopo aver manifestato sintomi allarmanti che includevano episodi febbrili e crisi epilettiche, la cui causa rimaneva sconosciuta. Nonostante i tentativi di stabilizzare le sue condizioni, il quadro clinico del ragazzo ha richiesto un trasferimento all’ospedale di Padova, dove è stato indotto in coma farmacologico per tentare un approccio terapeutico più incisivo.
gli esami e l’indagine sulla causa
La famiglia di Giovanni, composta dalla madre Rosanna, dal padre Francesco, dai fratelli e dalla sorella Matilde, ha vissuto momenti di profondo dolore e incertezza, in attesa di risposte concrete sulle cause del deterioramento di salute del loro caro. La situazione rimane complessa, con gli esami clinici che non hanno delineato un quadro preciso e ora l’ipotesi di procedere con un esame autoptico per investigare ulteriormente.
la comunità in lutto
La prematura perdita di Giovanni ha lasciato un vuoto incolmabile tra familiari, amici e l’intera comunità di Urbana. Considerato una persona di bontà straordinaria, il giovane era amato e stimato da tutti coloro che lo conoscevano. In sua memoria, i compagni di classe hanno osservato un minuto di silenzio e dedicato uno striscione come gesto di affetto e ricordo.
Le manifestazioni di vicinanza non si sono limitate al solo ambito scolastico: anche la chiesa e l’amministrazione comunale di Urbana hanno espresso il proprio sostegno alla famiglia, promuovendo momenti di preghiera e commemorazione. La tragica scomparsa di Giovanni sottolinea la fragilità della vita e il bisogno di una comunità di sostegno in momenti di incomprensibile dolore.
