Nella giornata di ieri, si è verificata una forte esplosione nella centrale idroelettrica situata presso il lago artificiale di Suviana, in zona bolognese. L’incidente, che ha avuto luogo in uno degli ambienti della struttura, situati a ben 40 metri sotto il livello superficiale del lago, ha comportato, purtroppo, il decesso di tre operai e il ferimento grave di altri cinque, senza tralasciare i quattro dispersi di cui si teme il peggio.
Identificazione delle vittime
La tragica esplosione alla centrale idroelettrica, di proprietà dell’Enel e collocata a Camugnano, in provincia di Bologna, ha mietuto la vita di tre lavoratori impegnati in un momento critico, durante il collaudo di un alternatore. Le identità delle vittime sono state confermate:
– Vincenzo Franchina, di 36 anni, proveniente da Sinagre, in provincia di Messina.
– Pavel Petronel Tanase, di 45 anni, originario della Romania, residente a Settimo Torinese, in Piemonte.
– Mario Pisani, di 74 anni, di Taranto.
Questi lavoratori, tutti trasfertisti, si trovavano presso il lago Suviana proprio per effettuare questo specifico collaudo.
Conseguenze dell’esplosione
Le operazioni di ricerca e soccorso si sono subito attivate nel tentativo di prestare assistenza alle fasce di persone coinvolte dall’accaduto. Il bilancio attuale parla di:
– Cinque feriti gravi, prontamente trasportati in vari ospedali situati a Bologna, Parma, Cesena e Pisa per ricevere le cure necessarie.
– Quattro operai dispersi, di età comprese tra i 37 e i 69 anni, per i quali le speranze di ritrovarli in vita sono purtroppo quasi inesistenti, come sottolineato dagli stessi Vigili del Fuoco impegnati nelle operazioni.
L’esplosione non solo ha lasciato una scia di devastazione materiale ma ha anche provocato un profondo impatto emotivo tra i parenti delle vittime, i soccorritori e la comunità locale, che ora attendono risposte in merito a come sia potuto avvenire un simile incidente.
– Vincenzo Franchina
– Pavel Petronel Tanase
– Mario Pisani
