Nella giornata del 4 aprile, un allarme bomba ha imposto l’immediata evacuazione delle persone presenti all’interno del tribunale penale di Perugia, situato in via XIV Settembre. Questo evento ha coinvolto un vasto numero di individui, tra cui testimoni, avvocati, giudici, pubblici ministeri e personale amministrativo, causando momenti di tensione e preoccupazione. La procedura di evacuazione è stata attuata mentre erano in corso diverse udienze, interrompendo le attività previste sia al primo piano, dove si trovano le aule del gip, che al piano -1, dedicato ai processi ordinari.
momenti di tensione e immediata evacuazione
Le persone presenti sono state allontanate dall’edificio e condotte nel piazzale antistante, dove hanno atteso la conclusione degli accertamenti da parte delle forze dell’ordine. Questo episodio non rappresenta un fatto isolato per la città di Perugia, richiamando alla memoria eventi similari avvenuti in precedenza, come le due chiamate anonime ricevute lo scorso novembre, che avevano comportato l’evacuazione del palazzo di giustizia in piazza Matteotti, rivelatesi poi essere un falso allarme.
le indagini in corso
Le indagini relative all’allarme di oggi sono state affidate ai Carabinieri e alla Guardia di finanza. Benché non si escluda alcuna ipotesi, l’idea di uno scherzo telefonico di cattivo gusto appare come la pista più probabile. Situazioni di questo tipo sollevano preoccupazioni significative, soprattutto quando riguardano sedi importanti e strettamente sorvegliate.
ripercussioni e accertamenti
L’allarme bomba ha causato notevoli disagi, interrompendo le operazioni del Tribunale per diverse ore. Solamente dopo approfonditi controlli e l’accertamento dell’assenza di reali pericoli, è stato possibile autorizzare il rientro delle persone all’interno dell’edificio. L’episodio ha inevitabilmente attirato l’attenzione sulla questione della sicurezza del tribunale di Perugia, evidenziando la necessità di implementare misure preventive più efficaci contro azioni intimidatorie di questo genere.