La vicenda di Carmine, un ragazzo di 13 anni originario di Napoli, ha sollevato una grande attenzione mediatica a seguito delle circostanze tragiche che hanno portato al suo prematuro decesso il 23 dicembre. Dopo aver subito una caduta che sembrava avere come unica conseguenza una contusione, le condizioni di Carmine hanno preso una piega imprevista, portando alla luce gravi errori diagnostici.
la scoperta tardiva
Carmine, dopo la caduta, fu portato all’ospedale di Capua dove i medici diagnosticarono la contusione. Il dottore di base scoprì in seguito che il ragazzo era affetto da un carcinoma alla gamba. Nonostante il trasferimento a Roma per un’operazione, e l’assistenza di vari specialisti, gli errori diagnostici precedenti hanno avuto un impatto devastante sul decorso della malattia.
l’indagine
La Procura di Macerata ha aperto un’indagine per omicidio colposo e falsificazione di cartelle cliniche, coinvolgendo cinque medici che si sono occupati di Carmine. La famiglia del ragazzo, attraverso gli avvocati dello Studio Associati Maior, persegue la verità e giustizia, sostenuta da un dolore profondo ma anche da una ferma volontà di evitare che simili tragiche circostanze possano ripetersi.
il ricordo di carmine
Imma, la madre di Carmine, ha condiviso un toccante messaggio sui social network, sottolineando la specialità del figlio e la difficoltà nel venirne a patti con la sua perdita. Il suo obiettivo è rendere nota la storia di Carmine, affinché la sua memoria possa contribuire a prevenire futuri dolori a altri bambini e alle loro famiglie.
La vicenda di Carmine rimane un monito sulla cruciale importanza di un’accurata diagnostica medica e sull’impatto che errori in questo ambito possono avere sulle vite dei pazienti e delle loro famiglie.