Omicidio Vanessa Ballan: La Lettera dell’Assassino al PM Smentita dalle Indagini

La tragica scomparsa di Vanessa Ballan, una donna incinta di 26 anni, ha scosso profondamente la comunità. La vicenda prende una nuova svolta con la lettera inviata dal suo assassino, Fandaj Bujar, al pm Michele Permunian. Questo gesto rappresenta una rottura del silenzio mantenuto dall’uomo da quando è stato arrestato, pochi istanti prima di attuare un tentativo di fuga all’estero.

La confessione di Fandaj Bujar

Bujar, un costruttore edile di 41 anni, ha cercato di chiarire la sua versione dei fatti riguardo la tragica giornata. Ha dichiarato di essersi recato presso l’abitazione di Ballan con l’intenzione di parlare, ben sapendo che avrebbe trovato resistenza nell’accedere all’abitazione, tanto da portare con sé attrezzi da scasso. Quella che doveva essere una discussione si è trasformata in un violento litigio, culminato nell’uso di un coltello da parte di Bujar. L’autopsia ha rivelato che Ballan è stata colpita da sette fendenti, uno dei quali fatale al cuore, causando la sua morte in pochi minuti. Ulteriori accertamenti hanno confermato che il figlio che Vanessa portava in grembo era del compagno Nicola Scapinello.

Prove schiaccianti

La relazione tra Vanessa e Fandaj Bujar era iniziata due anni prima, quando lei, già madre di un bambino di 5 anni avuto con il compagno Nicola, incontrò Bujar durante uno dei suoi turni di lavoro al supermercato. Nonostante la relazione extra coniugale, ad agosto dell’anno precedente, Vanessa decise di porre fine a questa storia, decisione che Bujar non accettò.

La mattina del 19 dicembre, dopo un mese di silenzio, Bujar si presentò presso l’abitazione della donna con un borsone contenente due coltelli e un martello, utilizzato per forzare l’ingresso. Una volta all’interno, comprese che Vanessa non aveva intenzione di vivere con lui, decise quindi di assassinarla. Gli investigatori sono entrati in possesso di un video da una telecamera esterna che mostra Bujar accedere all’abitazione armato e pronto ad agire.

La lettera inviata a Michele Permunian rappresenta un tentativo di Fandaj Bujar di narrare la propria versione degli eventi, una mossa che potrebbe avere implicazioni significative per il corso delle indagini e il conseguente processo.