Nel cuore di una storia tragica che ha commosso e indignato l’opinione pubblica, emerge il volto di Floriana Floris, vittima di un femminicidio che lascia dietro di sé un messaggio di premonizione e un appello disperato alla giustizia. Questo articolo esplora i dettagli e le circostanze che hanno portato alla morte di Floris, attraverso le sue stesse parole e le dinamiche di un rapporto segnato da violenza e possessività.
il messaggio di premonizione di floris
Nelle ore che hanno preceduto il suo tragico destino, Floriana Floris ha sentito l’imperativa necessità di registrare alcuni video, in cui esprimeva il suo terrore di cadere vittima della violenza dell’uomo con cui condivideva la vita, Paolo Riccone. Questi filmati rappresentano una testimonianza inquietante e profondamente toccante, evidenziando la consapevolezza di Floris del crescente pericolo. Riccone si è reso protagonista di un atto estremo, motivato dalla incapacità di accettare la decisione di Floris di terminare la loro relazione.
la rivelazione in tribunale
Durante il procedimento giudiziario, sono stati presentati i video girati da Floris. Questi documenti sono diventati cruciali per le indagini, in quanto catturano la determinazione di Floris di proteggere se stessa e sua figlia dalla minaccia rappresentata da Riccone. La donna, con coraggio, aveva deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine e ai servizi sociali per cercare sicurezza e un nuovo inizio. Lo psichiatra Raffaele Pugliese, intervenuto nel processo, ha sostenuto la piena consapevolezza di Riccone riguardo ai suoi atti, che hanno portato alla richiesta di una condanna all’ergastolo per l’omicidio di Floris.
l’aggressione fatale
Riccone ha attuato l’omicidio di Floris all’interno della loro abitazione, utilizzando un coltello come arma del delitto. Nei giorni successivi all’aggressione, ha vissuto accanto al corpo senza vita della compagna, fino a tentare il suicidio mediante l’ingestione di candeggina e farmaci. Il tentativo fallito ha portato al suo ricovero e alla successiva confessione del crimine, durante la quale ha ammesso pienamente la propria responsabilità.
La perdita di Floris ha spinto la figlia a contattare le autorità, allarmata dall’impossibilità di comunicare con la madre. La donna era vista come parte di una “coppia normalissima” dai vicini, che non erano stati testimoni dei segnali premonitori di un imminente disastro. La testimonianza di chi conosceva Riccone racconta di un uomo profondamente cambiato dalla perdita del padre, un dettaglio che potrebbe aver influito sul suo stato psicologico.
– Floriana Floris
– Paolo Riccone
– psichiatra Raffaele Pugliese