La comunità di Cisterna di Latina si è ritrovata unita nel dolore per l’addio a Nicoletta e Renèe, rispettivamente madre e figlia di Desyrèe Amato, tragicamente decedute a causa delle azioni di Christian Sodano. Il giovane, un finanziere di 27 anni, è stato responsabile di un gesto estremo che ha lasciato un vuoto incolmabile nella famiglia Amato e nella comunità tutta.
un dolore condiviso
Durante il commosso rito funebre che ha visto la partecipazione di oltre duemila persone, la città ha dimostrato un forte senso di vicinanza alla famiglia delle vittime, sottolineando la profondità della ferita inflitta a tutto il tessuto sociale. Desyrèe, visibilmente scossa e ancora incredula di fronte all’orribile realtà, ha accompagnato per l’ultima volta le bare di sua madre e sua sorella, evidenziando il dramma familiare vissuto.
le parole del parroco
Nel corso della cerimonia funebre, il parroco ha toccato i cuori dei presenti con un’omelia che ha sottolineato l’incomprensione dell’amore che ha portato a questo tragico epilogo. Ha rimarcato l’importanza dell’amore vero, contrario ad ogni forma di possesso e negazione della vita, celebrando il gesto d’amore e la libertà ritrovata nell’anima di Nicoletta e Renèe.
Il sacerdote ha poi evocato l’immagine di Renèe che ora può “ballare libera”, in un’esistenza dove l’amore prevale su ogni altro sentimento. La commozione ha raggiunto il suo apice al termine dell’omelia, momento in cui un lungo applauso ha scosso l’interno della chiesa, estendendosi alla comunità raccolta all’esterno, unita nel ricordo e nel cordoglio per le vite di Nicoletta e Renèe. Le immagini di questo commovente addio hanno toccato profondamente l’intera nazione, rendendo evidente il bisogno di riflessione sull’importanza dell’amore vero e sul suo significato più autentico.