Io Capitano Massimo Ceccherini agli Oscar: perché e il rapporto con Garrone

La sceneggiatura si erge come arte che coniuga creatività e struttura narrativa e, quando un’opera raggiunge l’apice del riconoscimento cinematografico, merita riflettori puntati. In questo contesto si inserisce la figura di Massimo Ceccherini, la cui carriera variegata trova nuovo slancio grazie a una candidatura di prestigio all’interno del firmamento di Hollywood.

traiettoria artistica di massimo ceccherini

Massimo Ceccherini, il volto noto come fedele compagno artistico di Leonardo Pieraccioni, si afferma oggi in una veste inaspettata sugli schermi internazionali. Con i suoi 58 anni, l’attore e regista di Firenze si appresta a prendere il volo per Los Angeles in vista dell’11 marzo, dato che la sua abilità di co-autore nella sceneggiatura di “Io Capitano”, diretto da Matteo Garrone, l’ha portato a essere nominato per il Miglior film in lingua straniera agli Oscar, conseguendo già trionfi come il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia.

La carriera di Ceccherini è pregiata di titoli come “I laureati” (1995) e “Il ciclone” (1996), ma ha attraversato anche periodi di difficoltà personali e di allontanamento dalle scene italiane. Un evento critico fu la sua espulsione da “L’Isola dei Famosi” nel 2006, a seguito di una bestemmia pronunciata durante la trasmissione.

la risalita grazie alla collaborazione con matteo garrone

Il percorso di ripresa artistica di Ceccherini deve molto alla vicinanza del regista napoletano Matteo Garrone, la cui fama è stata riconosciuta con l’acclamato “Gomorra” del 2008. L’amicizia tra i due, forgiata nel corso degli anni, ha visto Garrone supportare Ceccherini nei momenti di difficoltà, tanto da essere descritto metaforicamente come una “fatina salvatrice” dall’attore stesso; un parallelismo che richiama il personaggio della Fata dai capelli turchini di Pinocchio, un monito della fiaba classica che simboleggia protezione e rinascita.

La collaborazione tra Garrone e Ceccherini non si è limitata a un’unica occasione; precedentemente, nel 2015, hanno lavorato insieme in “Il racconto dei racconti”, dove Ceccherini ha interpretato un artista circense. Successivamente, l’esperienza condivisa in “Pinocchio” (2019), tanto come attore quanto come sceneggiatore, ha introdotto Ceccherini alla stesura e alla coadiuvazione sul set di “Io Capitano”, includendo viaggi in Africa per il completamento dell’opera.

massimo ceccherini

opere da sceneggiatore e regista

Sebbene sia maggiormente conosciuto per il ruolo di attore, Ceccherini ha saputo vestire anche i panni del regista e dello sceneggiatore. Ha diretto cinque film, nei quali ha sempre svolto un ruolo triplice: regista, attore principale e sceneggiatore. Tra questi spiccano “Lucignolo” (1999), “Faccia di Picasso” (2000), “La mia vita a stelle e strisce” (2003), quest’ultimi in collaborazione con Giovanni Veronesi. A questi si affiancano le commedie “La mia mamma suona il rock” (2013) e “La brutta copia” (2013), che hanno visto rispettivamente la collaborazione di Andrea Bruni e Silvio Capecchi e il ritorno di Veronesi in veste di co-sceneggiatore.

In qualità di sceneggiatore puro, si è distinto nel 2019 con la sua partecipazione a “Pinocchio”, elaborando la trama insieme a Matteo Garrone. E non da meno, “Io Capitano” contabilizza la sua firma affiancata a quelle di Garrone, Massimo Gaudioso e Andrea Tagliaferri.