Silvio Berlusconi si è spento oggi, 12 giugno 2023, all’età di 86 anni. L’ex Premier era da tempo affetto da una forma di leucemia e si trovava ricoverato presso l’Ospedale San Raffaele di Milano. Scopriamo insieme i dettagli della sua malattia e le cause del decesso.
La malattia di Berlusconi: la leucemia mielomonocitica cronica
Il medico personale di Silvio Berlusconi, Alberto Zangrillo, ha rivelato che l’ex Premier era affetto da leucemia mielomonocitica cronica, una forma comune di leucemia che colpisce principalmente i globuli bianchi e si manifesta preponderantemente nelle persone anziane. Il Cavaliere soffriva di questa malattia da almeno cinque anni, durante i quali era sottoposto a cicli di chemioterapia, mai resi noti per tutelare la sua privacy.
Le complicanze che hanno portato al decesso
Nonostante il trattamento, le complicanze legate alla leucemia sono state fatali per Berlusconi. Era stato ricoverato in terapia intensiva nel maggio 2023 per affanno respiratorio, sintomo delle complicazioni derivanti dalla malattia. La sua compagna, Marta Fascina, lo ha assistito durante i 45 giorni di ricovero al San Raffaele.
Un combattente fino all’ultimo
Coloro che lo conoscevano bene sottolineano come Berlusconi non abbia mai mollato, lottando fino all’ultimo per cercare di sconfiggere la malattia. Nonostante le sue condizioni precarie, era sempre attivo politicamente con il suo partito, Forza Italia, e nel mondo imprenditoriale attraverso Mediaset, Mondadori e il Monza Calcio.
La famiglia e gli affetti
Silvio Berlusconi lascia cinque figli: Marina, 57 anni, e Pier Silvio, 54 anni, avuti con la prima moglie Carla Elvira Lucia Dall’Oglio, e Barbara, 39 anni, Eleonora, 37 anni, e Luigi, 35 anni, nati dal matrimonio con Veronica Lario. Dal 2020 era legato alla deputata Marta Fascina, 33 anni, militante di Forza Italia. Oltre ai suoi figli, Berlusconi lascia 17 nipoti, che hanno costituito un importante punto di riferimento nella sua vita.
Il ricordo del Milan e del successo in Champions League
Tra gli ultimi pensieri di Berlusconi, quello rivolto alla sua amata squadra del cuore, il Milan, che aveva recentemente raggiunto le semifinali di Champions League. La notizia gli aveva portato gioia e orgoglio, come raccontato dall’amico e collaboratore Adriano Galliani.
