La “Festa del Grazie” secondo Boris: quando il 2 giugno si trasforma in una celebrazione diversa

La “Festa del Grazie” secondo Boris: quando il 2 giugno si trasforma in una celebrazione diversa

Mentre per la maggior parte degli italiani il 2 giugno rappresenta la Festa della Repubblica, per i fan della serie TV “Boris” questo giorno ha un significato completamente diverso. Nella celebre serie con Francesco Pannofino nei panni del regista René Ferretti, il 2 giugno diventa infatti la “Festa del Grazie”. Ma cosa rappresenta esattamente questa festa e come viene celebrata? Un viaggio tra ironia e curiosità all’interno di una delle migliori produzioni televisive italiane.

Origini misteriose e riferimenti a festività internazionali

La “Festa del Grazie” ha origini piuttosto oscure all’interno della trama di Boris. Anche i personaggi della serie sembrano aver poca chiarezza sull’effettiva natura della celebrazione. Tuttavia, l’esistenza di questa festività viene confermata dai tre sceneggiatori della serie, noti per il loro atteggiamento poco professionale e per la tendenza a “rubare” idee dalle serie TV straniere. In particolare, la “Festa del Grazie” sembrerebbe riprendere l’americana “Festa del Ringraziamento”, facendo però numerosi adattamenti, più o meno riusciti.

Come celebrare la “Festa del Grazie” alla Boris

Una delle scene più memorabili della serie vede i protagonisti alle prese con la celebrazione della “Festa del Grazie”. Ma come dovrebbe essere organizzata una festa del genere secondo la visione di Boris? Ecco alcuni elementi chiave:

  • Quaglie ripiene: una montagna di quaglie ripiene a centro tavola è imprescindibile per una “Festa del Grazie” che si rispetti.
  • Sapori calabresi: secondo René Ferretti, la festa avrebbe origini calabresi, pertanto sarebbe opportuno arricchire il menù con prodotti tipici di questa regione.
  • Santa Maria Ausiliatrice: Arianna, uno dei personaggi della serie, associa invece la festività a Santa Maria Ausiliatrice, festeggiata il 24 maggio in Italia.

La verità e l’ironia dietro la “Festa del Grazie”

Alla fine, emerge la verità: la “Festa del Grazie” è un semplice pretesto per ironizzare sui colleghi sceneggiatori e sul loro modus operandi poco scrupoloso e originale. In ogni caso, la festa rimane un’occasione divertente e surreale per i personaggi di Boris, che si ritrovano a festeggiare la Repubblica Italiana con un pasto a base di quaglie ripiene.

Se vuoi prendere parte a questa fantasiosa celebrazione, puoi farlo ricordando di aggiungere ironia e autoironia, alla stregua dei protagonisti di questa inimitabile serie TV italiana.