Il 18 maggio 2023 è scomparso l’attore austriaco Helmut Berger, noto per essere stato uno dei volti più amati del cinema italiano negli anni Settanta e per la sua relazione con il celebre regista Luchino Visconti. Helmut Berger, classe 1944, è morto a Salisburgo, dove risiedeva; tuttavia, al momento, non sono state divulgate le cause esatte della sua scomparsa.
Biografia di Helmut Berger
Nato come Helmut Steinberger a Bad Ischl nel 1944, Helmut Berger iniziò a lavorare come modello all’età di 18 anni, dopo alcune esperienze nel settore alberghiero e della ristorazione. Il suo passaggio a Londra, in Italia e infine alla Università per stranieri di Perugia, gli permise di avvicinarsi al mondo dello spettacolo e di approfondire la sua passione per il teatro e il cinema.
Spostatosi a Roma, iniziò a lavorare come assistente cinematografico prima di lanciarsi nella carriera di attore. La sua fama è legata soprattutto alla relazione con Luchino Visconti, regista con il quale lavorò in numerosi film e che fu anche suo compagno di vita fino al 1976, anno della morte del noto regista milanese.
La carriera di Helmut Berger e la collaborazione con Luchino Visconti
Le collaborazioni cinematografiche con Luchino Visconti rappresentano il momento di maggiore successo per la carriera di Helmut Berger. Visconti fu infatti il suo mentore e gli diede la possibilità di debuttare nel 1967 in un episodio del film “Le Streghe”. Successivamente, i due lavorarono assieme in altre pellicole di grande successo come La caduta degli dei, Ludwig e Gruppo di famiglia in un interno.
Durante quegli anni, l’attore austriaco lavorò anche in film diretti da altri grandi registi italiani, come Il giardino dei Finzi Contini (1970) di Vittorio De Sica, Una farfalla con le ali insanguinate (1971) di Duccio Tesari e La colonna infame (1972) di Nelo Risi. Ciò gli permise di consolidare il suo successo e la sua notorietà nel cinema italiano.
Declino e ultimi anni
Dopo la morte di Visconti, la carriera di Helmut Berger subì un declino e l’attore attraversò un periodo di depressione, anche a causa di problemi di droga e alcol. Negli anni a seguire, apparve in alcuni film tra cui Il grande attacco (1978) di Umberto Lenzi e Mia moglie è una strega (1980) di Castellano e Pipolo.
Il breve ritorno sulle scene avvenne alla fine degli anni Ottanta grazie alla collaborazione con Jesus Franco nel film I violentatori della notte (1988) e nel 1990 con Francis Ford Coppola in Il Padrino – Parte III. L’ultimo film in cui Helmut Berger apparve fu Liberté (2019) diretto da Albert Serra.
Negli ultimi anni, Helmut Berger parlò delle difficoltà economiche che stava affrontando e dell’assenza di contributi pensionistici che gli spettavano, attribuendo la responsabilità alle produzioni cinematografiche italiane.