L’Organizzazione nazionale per la prevenzione delle catastrofi, ha reso noto che i morti accertati sono 957 mentre 49 sono i dispersi a causa del tifone Washi che ha colpito le Filippine, causando inondazioni e smottamenti nei villaggi costieri nel sud del Paese.
La tempesta, con venti oltre i 75 chilometri orari, si è abbattuta anche sulla piccola isola di Negros. Sono stati inviati sul posto circa 20.000 militari per le operazioni di soccorso che hanno salvato oltre 2.000 persone.
Il governo di Manila e la Croce Rossa hanno lanciato appello per aiutare con cibo, abiti e tende oltre 35.000 rifugiati.
L’Unicef sta rispondendo alle esigenze dei circa 43.000 bambini di cui 14.000 sono stati già trasferiti presso i centri di evacuazione. Inoltre stà predisponendo aiuti che comprendono 388 kit idrici, 40.000 tavolette per potabilizzare l’acqua, 3.683 contenitori per l’acqua, 7.000 kit igienici, incerate e teloni per ripari temporanei, 31 scatoloni di alimenti terapeutici, vitamina A per mamme e neonati, 365 kit didattici e 76 kit ricreativi.
Ogni anno le Filippine vengono colpite da una ventina fra tempeste tropicali e tifoni: lo scorso anno due violenti tifoni, Nesat e Nalgae, hanno ucciso un centinaio di persone, mentre nel 2009 la tempesta tropicale Ketsana aveva fatto 464 vittime.