Stamane un gruppo, di disoccupati ex appartenenti al gruppo “Bros”, ha bloccato per svariati minuti l’auto del sindaco impedendogli il passaggio. Il gruppo si trovava in viale dei Pini, luogo in cui si stava tenendo anche una manifestazione con la partecipazione di alcune scolaresche, elementari e medie. Durante i disordini, alcune donne hanno anche preso a calci e pugni la vettura di De Magistris.
La contestazione è avvenuta dopo una manifestazione dell’Asia che stamattina ha presentato al comune il primo compost verde realizzato in città. A quel punto i Bros, dopo aver esposto alcuni striscioni e urlato slogan, hanno chiesto un colloquio con il sindaco, che non è avvenuto, e hanno circondato l’auto bloccandola.
La polizia municipale, giunta sul luogo, ha evitato il degenerare della situazione.
Il tutto si è risolto dopo un quarto d’ora, quando i disoccupati hanno lasciato ripartire l’auto.
Inoltre, sono state denunciate 10 persone dopo l’evento e i colpevoli sono stati individuati tra i disoccupati dell’ex gruppo Bros, dei Banchi Nuovi e dei disoccupati di Acerra.
I dieci sono stati denunciati in stato di libertà per manifestazione non autorizzata, violenza privata aggravata, danneggiamento aggravato e oltraggio a pubblico ufficiale. Le indagini della polizia proseguono per cercare di identificare altri partecipanti alla protesta.
Il sindaco ha così rispsoto su Fb all’aggressione di questa mattina: “Sono amareggiato per quanto si è verificato questa mattina al parco ‘La pineta’ del quartiere Colli Aminei. Un’iniziativa che vedeva coinvolti i bambini delle scuole elementari per la consegna del primo compost ricavato dalla raccolta differenziata della città, è stata infatti violata dall’aggressione preparata contro di me da un gruppo di disoccupati organizzati riconducibili alla sigla Bros. Da sindaco e da democratico ho sempre dialogato con tutte le anime della città, compresi coloro che questa mattina mi hanno contestato e aggredito, perchè ho sempre rispettato il malessere sociale, cercando di comprenderne le ragioni e perfino le espressioni più aspre. Anche quando non era di mia competenza in quanto sindaco, come nel caso specifico. Del resto, credo sia questo il compito di un buon amministratore farsi carico delle problematiche dei suoi cittadini e delle sue cittadine anche quando non rientrano nella sfera di sua diretta competenza, anche quando sono il prodotto della cattiva amministrazione passata. Ritengo che Napoli possa crescere e svilupparsi solo se questo processo saprà coinvolgere tutti i suoi cittadini e tutte le sue cittadine, perchè vedo nell’articolo 1 della Costituzione un punto di riferimento politico imprescindibile. Questa amministrazione non si lascia intimidire, soprattutto non scende a patti con chi pratica azioni di violenza, soprattutto non rinuncia a muoversi nell’orizzonte della legalità e del rispetto delle leggi, ben coscienti che nel mondo dell’occupazione non ci sono corsie preferenziali, non ci sono lavoratori di serie e di serie B”