Gli scienziati della Nasa hanno scoperto e reso noto che un iceberg grande quanto New York potrebbe formarsi in Antartide dalla fenditura del ghiacciaio di Pine Island Glacier che è già lunga 30 km e profonda 50 metri e continua nel suo processo di frattura.
E’ un processo naturale – La Nasa sta monitorando la situazione con una missione, la Operation Ice Bridge, nata per capire l’evolversi della grande crepa. E secondo i calcoli dell’agenzia spaziale americana la frattura si allarga di circa due metri al giorno e farà nascere entro l’inizio del 2012 un iceberg ampio 880 kmq. Ma hanno anche rassicurato il pubblico affermando che il processo è del tutto naturale e che non dipende dal global warming (surriscaldamento globale), infatti Iceberg di questa mole si formano periodicamente in Antartide (l’ultimo si staccò sempre dal ghiacciaio di Pine Island nel 2001, mentre il record di Iceberg più grande è quello di B-15, staccatosi nel 2000 ancora a Pine Island, e che aveva una superficie iniziale pari a 11.000 kmq). Michael Studinger, scienziato dell’Ice Bridge Project ha spiegato che questi fenomeni sono: “Parte del ciclo naturale ma è comunque molto interessante e impressionante, se vista da vicino: sembra che una parte significativa della piattaforma di ghiaccio sia pronta a rompersi”.
In attesa si IceSat 2016 – La scoperta, in realtà, risale a settembre del 2010 in concomitanza con le esplorazioni dei ricercatori della Nasa che stanno sorvegliando i cambiamenti nei ghiacci antartici tramite ricognizioni aree per colmare il gap temporale di misure creatosi con la fine del funzionamento, nel 2009, del satellite IceSat (Ice Cloud and Land Elevation Satellite) e il lancio del suo successore, IceSat 2 che avverrà solo nel 2016.