La nave portacontainer Rena è incagliata sulla barriera corallina al largo delle coste neozelandesi e lo scafo sta per spezzarsi. La nave batte bandiera liberiana ed è incagliata da nove giorni sul reef a 22 chilometri da Tauranga, sulla costa orientale di North Island. Sono già finiti in mare 300 tonnellate di carburante e alcuni container e da giorni si lavora per pompare petrolio dall’imbarcazione.
I danni aumentano giorno dopo giorno e l’evento si sta delineando come il peggiore disastro ambientale per il paese da decenni.
“Quello che sta tenendo insieme la nave al momento è il fatto che è adagiata sul reef e sono alcune strutture interne”, ha dichiarato il portavoce della Marina neozelandese, Andrew Berry.
Matthew Watson, della società di salvataggio Svitzer, ha detto che “c’è qualche speranza. Potrebbero riuscire a iniziare a pompare carburante domani, ma non possiamo dare dei tempi, quella nave è davvero molto pericolosa“, Watson ha anche spiegato che le fuoriuscite di petrolio dalla nave sono rallentate e che c’è un “ragionevole grado di fiducia” che i serbatoi siano intatti e tengano.
Intanto, il petrolio ha raggiunto 60 chilometri circa di costa e la nave ha perso 88 dei suoi 1.360 container. Anche se attualmente le condizioni meteo sono favorevoli, i venti potrebbero aumentare e potrebbero costringere i soccorritori ad abbandonare la nave.