Roberto Saviano è stato insignito dal “Premio del coraggio”, a Londra, per la sua attività di giornalista che combatte le mafie. Naturalmente il riferimento è al libro Gomorra, da cui è stato tratto anche un film. Il premio viene consegnato ogni anno dalla Pen/Pinter Prize ed è stato creato nel 2009 in onore dello scrittore Pen. In realtà, il premio principale va ad uno scrittore inglese e viene condiviso da un altro autore nella sua versione “premio del coraggio”, versione dedicata agli scrittori ”perseguitati per aver espresso le proprie idee”. Quest’anno il riconoscimento è andato al drammaturgo Sir David Hare e, per l’appunto, a Roberto Saviano.
Ciò che ha destato scalpore, però, è stato l’atteggiamento di Scotland Yard che non ha voluto garantire una scorta allo scrittore nostrano.
Il direttore di Pen ha commentato affermando che “in un periodo in cui ci accapigliamo per definire come dovrebbe comportarsi una stampa dovremmo sostenere chi ci ricorda a cosa serva una libera stampa”. Cioè, il messaggio lanciato da Scotland Yard è negativo, soprattutto in un momento in cui “c’e’ bisogno di giornalisti coraggiosi”. Dunque, il premio, di 1000 sterline, è stato quindi ritirato dalla giornalista dell’Espresso Annalisa Piras.
Nonostante questo “inconveniente”, Saviano ha così commentato il riconoscimento ricevuto: ”La mia riconoscenza va a chi ha reso possibile che le mie parole divenissero pericolose per certi poteri che hanno bisogno di silenzio e ombra. A chi le ha assimilate, testimoniando che sono diventate di tutti.
Questo premio va ai miei lettori. Devo a loro se stasera state leggendo queste mie parole, se ho portato quello che mi sta a cuore fuori dalle pagine e dentro i media e se l’ho fatto senza troppi timori. Perchè quando senti che tanti hanno il bisogno di vedere, di sapere e di cambiare e non solo di essere intrattenuti o consolati, allora vale la pena continuare a scrivere”