L’emerito professore al Massachusetts Institute of Technology (MIT) Noam Chomsky, nonchè linguista e filosofo, sta sostenendo ed incitando il movimento degli ‘indignados’ definendo la loro protesta ”coraggiosa e onorevole”. La protesta che è partita pochi giorni fa da Wall Street, e che ora si sta espandendo in tutti gli USA, è nata per protestare contro politici e finanzieri ritenuti responsabili della crisi economica.
Il movimento Occupy Wall Street, nei suoi intenti programmatici, si rispecchia nella Primavera Araba e in tutte le linee d’azione legate dal filo rosso della nonviolenza. E’ una moltitudine variegata di ragazzi, di diversa estrazione sociale e di differente colore politico, accomunati dall’avversione verso le ingiustizie sociali, la corruzione, le distorsioni del mondo della finanza. Secondo Chomsky, questo fermento porterà ancor di più l’attenzione dell’opinione pubblica sulla crisi internazionale e sugli squilibri del cosiddetto neoliberismo. Questi giovani, afferma Chomsky sul social network, possono guidare ”la societa’ attuale su un sentiero piu’ sano’‘.
Noam Chomsky che appoggia le manifestazioni via Twitter e con un video messo su Youtube, è celebre per esser stato paladino della protesta anti-Vietnam negli anni ’60. In quel periodo prese parte attiva ai dibattiti e alle proteste contro la guerra del Vietnam. E poi, negli anni a seguire, a continuato a dare il suo contributo con preziose riflessioni nei confronti della politica internazionale, della politica estera statunitense e sul ruolo dei mass media.