Zelensky sfida due attentati secondo le rivelazioni degli 007 ucraini

due attentati contro zelensky sventati dai servizi ucraini

Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha recentemente subito due tentativi di attentato, uno a Kiev e l’altro in Polonia. Questi eventi sono stati contrastati grazie all’intervento efficace dei servizi di intelligence ucraini, come dichiarato da Vasyl Malyuk, il capo del Servizio di Sicurezza dell’Ucraina (SBU), che ha anche evidenziato la collaborazione con le autorità polacche.

sventato attentato contro zelensky in polonia

Un primo tentativo di assassinio è stato bloccato presso l’aeroporto di Rzeszów, in Polonia, un hub frequentemente utilizzato per i viaggi ufficiali tra Ucraina e altri paesi. Secondo quanto riportato da Malyuk, non è stata rivelata la data specifica in cui si sarebbe dovuto svolgere l’attacco. L’obiettivo principale era eliminare fisicamente il presidente Zelensky proprio nell’aeroporto. Tra i metodi considerati per portare a termine l’operazione vi erano un drone FPV e un cecchino.

Malyuk ha aggiunto che il piano era stato affidato a un soldato polacco in pensione, che era stato reclutato anni fa. “Lo abbiamo arrestato. I nostri colleghi polacchi hanno lavorato in modo professionale; è stata un’operazione congiunta”, ha commentato Malyuk.

il complotto a kiev: due ufficiali accusati di tradimento

Un secondo attacco contro Zelensky era stato già sventato lo scorso anno nel suo quartier generale a Kiev. In questo caso, sono stati arrestati due colonnelli della State Security Administration (Udo), responsabili della protezione delle più alte cariche istituzionali, accusati di aver pianificato un attentato contro il presidente.

Malyuk ha affermato: “Questi individui avrebbero dovuto garantire la sicurezza delle figure più importanti del paese, ma stavano invece preparando un attacco contro il nostro presidente”. Le indagini hanno rivelato che i due colonnelli collaboravano con l’FSB della Federazione Russa, specificamente con il 5° servizio diretto dal tenente generale Beseda. Dopo il fallimento del piano d’attacco, Beseda sarebbe stato rimosso dall’incarico ma continuerebbe a operare come consulente all’interno dell’FSB.

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